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Coronavirus, Mattarella: “Vaccinarsi è un dovere morale e civico. Sottrarsi mette a rischio salute e vita altrui”

Sulle minacce no vax a medici e giornalisti il capo dello Stato ha parlato di “fenomeni allarmanti e gravi che vanno contrastati con fermezza”

(Foto: Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

La salute come bene pubblico “richiama alla responsabilità sociale e richiama in questo momento, in questo periodo, al dovere morale e civico della vaccinazione”. Lo ha affermato ieri il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2021-2022 dell’Università degli studi di Pavia, in occasione del 660° anniversario dell’Ateneo.

“Questo - ha ammonito il Capo dello Stato - è lo strumento che, in grande velocità, la comunità scientifica ci ha consegnato per sconfiggere il virus, e sta consentendo di superarne le conseguenze non soltanto sulla salute, ma anche economiche e sociali”. “Questo - ha proseguito - è lo strumento che la scienza ci ha consegnato in breve tempo, in tempo straordinariamente breve - ripeto - con una grande collaborazione internazionale”. “Anche qui il mondo scientifico è stato di esempio nella comunità internazionale, richiamando l’utilità, l’importanza e la irrinunziabilità della cooperazione internazionale sotto ogni profilo, non soltanto quando vi sono emergenze sanitarie”, ha osservato Mattarella. “Questo richiama nel nostro Paese, come in tutti, al senso di responsabilità comune, che ciascuno deve avvertire”, ha ribadito il presidente: “Non si invochi la libertà per sottrarsi alla vaccinazione, perché quell’invocazione equivale alla richiesta di licenza di mettere a rischio la salute altrui e in qualche caso di mettere in pericolo la vita altrui”.

“Non posso non dire una parola sui fenomeni e sulle espressioni di violenza, di minacce che affiorano in questo periodo contro medici, contro scienziati, contro giornalisti, contro persone delle istituzioni. Sono fenomeni allarmanti e gravi che vanno contrastati con fermezza”. Così ha aggiunto il presidente della Repubblica.

Secondo il Capo dello Stato, “chi pretende di non vaccinarsi - naturalmente con l’eccezione di coloro che non possono farlo per motivi di salute - e comunque di svolgere una vita normale, frequentando luoghi condivisi, di lavoro, di intrattenimento, di svago, in realtà costringe tutti gli altri a limitare la propria libertà, a rinunziare a prospettive di normalità di vita”. “Ma io vorrei - ha proseguito - pensare soprattutto alla stragrande parte dei nostri concittadini che invece, con grande senso di responsabilità, ha adottato scelte e comportamenti responsabili, appunto”.

Per Mattarella, “la violenza e la minaccia di violenza va anche sanzionata con doveroso rigore, per tutelare coloro che - la stragrande maggioranza dei nostri concittadini - ha adottato comportamenti responsabili, avvertendo il comune dovere di solidarietà”. “Questa capacità dei nostri concittadini - che meritano apprezzamento costante nella stragrande maggioranza della composizione del nostro Paese - ha consentito la ripresa”, ha osservato il presidente, per il quale “tutto questo è stato possibile, tutto questo è possibile e sarà sempre più sviluppato perché contrastiamo la pandemia con comportamenti responsabili, con la vaccinazione, con comportamenti di prudenza che non contrastano con la normalità della vita”. “Questo è quello che fa la stragrande maggioranza dei nostri concittadini. E nei loro confronti desidero esprimere apprezzamento, riconoscenza e ammirazione per il senso di responsabilità”.

Fonte: Sir
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