Dall'Italia
stampa

emergenza sanitaria e solidarietà

Coronavirus e la regolarizzazione delle persone straniere

Sapere chi c'è in Italia e includerlo nei percorsi sanitari di prevenzione, diagnosi e cura è oggi indispensabile per la salute di tutti. La proposta cui ha aderito anche il servizio Migrantes della Cei

Foto agensir.it

Di seguito pubblichiamo il testo col quale centinaia di firmatari, tra cui il servizio Migrantes della Cei, hanno proposto la regolarizzazione delle persone straniere.

Centinaia le adesioni per una risposta trasversale e unitaria alla richiesta di regolarizzare le persone straniere in Italia. Persone del mondo della cultura e accademico, giornalisti, giuristi, scrittrici, assieme a centinaia di associazioni, in rappresentanza di una società civile coesa nel chiedere il riconoscimento della dignità alle centinaia di migliaia di persone straniere che, prive di permesso di soggiorno per lavoro o con un documento precario, sono esposte oggi a maggiori rischi di sfruttamento e di emarginazione sociale.

Nell’attuale emergenza sanitaria mondiale dove è impossibile il movimento delle persone, anche per il ritorno nei Paesi di origine, per effetto della chiusura dei confini di moltissimi Paesi, è oggi più che mai necessario che il Governo e il Parlamento italiano promuovano una regolarizzazione dei cittadini stranieri presenti in Italia perseguendo due obiettivi oggi imprescindibili: l’emersione dall’invisibilità di migliaia di persone che vivono e/o lavorano nel territorio italiano e una conseguente migliore tutela della salute personale e pubblica."

"Riteniamo necessario", si legge nella premessa della proposta destinata al Governo e al Parlamento ed in particolare alla Ministero dell'Interno, dell'Agricoltura, del Lavoro e della Salute", non limitare la proposta a determinati settori produttivi, che rispondono alla sola esigenza di utilizzo di manodopera ove più forte è lo sfruttamento lavorativo, ma destinare la proposta a tutti/e coloro che vivono in Italia in condizione di irregolarità o di precarietà giuridica e che attraverso il permesso di soggiorno, per lavoro o per attesa occupazione, possono emergere come persone e non solo come manodopera. Soggetti di diritti e non solo braccia per il lavoro".

"Perché ciò sia possibile abbiamo ipotizzato non solo l’emersione dal lavoro irregolare o precario, ma anche il rilascio di un permesso di soggiorno per “ricerca occupazione”, che  finalmente svincoli la persona straniera da possibili ricatti o dal mercato dei contratti che hanno contraddistinto tutte le pregresse regolarizzazioni".  
"La proposta che sosteniamo - concludono le associazioni -  comprende perciò una duplice possibilità: la richiesta di permesso per “ricerca occupazione”, di durata annuale e convertibile alla scadenza, oppure la richiesta di emersione dal lavoro irregolare, con sospensione dei procedimenti penali, amministrativi o fiscali in capo al datore di lavoro, fino all’esito del procedimento e loro estinzione in caso di definizione positiva, con rilascio di un permesso di soggiorno per lavoro di durata annuale e convertibile alle condizioni di legge".

Creative Commons - attribuzione - condividi allo stesso modo
Coronavirus e la regolarizzazione delle persone straniere
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti) disabilitato.

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento