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Coronavirus, il piano di Ausl Romagna per l'aumento dei pazienti positivi

Fissati tre livelli organizzativi finalizzati ad ampliare il numero di posti letto in grado di ospitare pazienti Covid, minimizzando il rischio di interruzione delle attività routinarie negli ospedali 

pixabay.com

Al fine di garantire la risposta più adeguata possibile alle persone che contraggono l’infezione da Covid-19, anche in relazione all’avvicinarsi dell’autunno-inverno e all’influenza stagionale, il Collegio di direzione dell’Ausl Romagna, su proposta della Direzione generale, ha approvato un piano, predisposto da un gruppo di professionisti (clinici, di sanità pubblica e di direzione medica), che l'Azienda rende noto.

Si tratta del "Piano organizzativo dinamico per la gestione dei posti letto ospedalieri" e contempla tre step organizzativi successivi finalizzati ad ampliare il numero di posti letto in grado di ospitare pazienti Covid e a minimizzare, per quanto possibile, il rischio di interruzione delle attività routinarie negli ospedali e gli spostamenti evitabili di pazienti. A questo proposito il piano prevede, ed è in atto, un monitoraggio costante e continuo dell’occupazione dei posti letto, per valutare il momento in cui passare da un livello a quello successivo.

Allo stadio attuale la situazione si colloca all’interno del primo livello, il più basso, ma se proseguirà l’attuale trend dei contagi e dei ricoveri si sarà molto presto nella condizione di passare al livello immediatamente superiore. Si sta verificando nelle ultime settimane un aumento, sebbene contenuto, delle positività all’infezione e conseguentemente è aumentato anche il numero di persone ricoverate. Più precisamente la scorsa settimana, a fronte di circa 15.000 tamponi eseguiti si sono registrati circa 300 nuovi casi e attualmente sono ricoverate 54 persone, di cui 9 necessitano della terapia intensiva.

Il secondo livello si caratterizza per l’individuazione di ulteriori posti letto nelle aree internistiche e per l’attivazione di posti in aree sub-intensive ed intensive, da dedicare a pazienti Covid, a seconda dell’intensità di cura necessaria. Il numero complessivo di posti letto dedicati in questo livello è di 311 suddivisi in 83 per l’ambito territoriale di Ravenna, 61 per Forlì, 47 per Cesena e 120 per Rimini, che, tra l’altro, ospita il polo intensivistico inaugurato in giugno, che servirà non solo l’intera Romagna, ma, in caso di necessità, ospiterà anche pazienti di altri territori. Va rimarcato che le strutture sono utilizzate tutte per dislocare i pazienti romagnoli a seconda delle esigenze epidemiologiche.

Il Piano prevede ulteriori variazioni logistiche e organizzative qualora i ricoveri dovessero ulteriormente innalzarsi e si arrivasse al terzo livello, e naturalmente si affianca a misure organizzative da intraprendersi anche a livello di Medicina territoriale, finalizzate a contenere il più possibile la “pressione” nei confronti della rete ospedaliera. Le varie realtà territoriali si stanno organizzando con piani per rispondere ai bisogni della popolazione non autosufficiente che risulti Covid positiva, sia attraverso spazi nelle Case residenza per anziani, sia attraverso la ricerca e l’individuazione di luoghi dedicati in attuazione di quanto le disposizioni regionali definiscono.

L'Ausl coglie l’occasione per raccomandare il mantenimento delle ormai note buone pratiche che ognuno può mettere in atto per contrastare il rischio di contagio, che sono a loro volta fondamentali per limitare il più possibile nuove ondate di infezione.

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