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Coronavirus, in Emilia-Romagna riaprono i centri diurni per persone con disabilità

Rimangono sospese le strutture che accolgono le persone anziane

pixabay.com

Turni di frequenza differenziati e utenti organizzati in piccoli gruppi stabili di massimo cinque persone, riorganizzazione degli spazi interni, rispetto delle norme igieniche e di sanificazione, utilizzo delle mascherine e test sierologici, oltre che trasporti da garantire in sicurezza.
Con queste nuove regole dettate dalla Regione Emilia-Romagna possono gradualmente riaprire le porte, già da questa settimana, i Centri diurni per persone con disabilità. 

Le Linee guida sono state redatte attraverso il confronto con Enti locali ed Anci, gestori, organizzazioni sindacali e federazioni regionali delle associazioni di persone con disabilità e loro famiglie.

Si riparte progressivamente con una ripresa graduale dell’attività ordinaria dei Centri diurni per le persone con disabilità, mentre resta maggior cautela e la sospensione per quelle che accolgono le persone anziane, più vulnerabili al contagio da Covid-19, fermi restando gli interventi individuali per i casi più gravi.

La Regione, per garantire una puntuale conoscenza dell’evoluzione della fase su tutto il territorio, ha previsto un sistema di mappatura della riattivazione dei servizi, tramite un monitoraggio di livello distrettuale, attraverso gli Uffici di piano e le Aziende sanitarie.

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