Coronavirus, l'aggiornamento: 2.263 i casi positivi in Emilia-Romagna

In Emilia-Romagna sono complessivamente 2.263 i casi di positività al Coronavirus, 316 in più rispetto all’aggiornamento di ieri. Passano da 7.600 a 8.787 i campioni refertati. 

Complessivamente, sono 903 le persone in isolamento a casa perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi. Quelle ricoverate in terapia intensiva sono 128 (16 in più rispetto a ieri). Salgono a 51 (ieri erano 43) le guarigioni.

Crescono anche i decessi, passati da 146 a 201, 55 quelli nuovi, di cui 39 uomini e 16 donne. Per 24 delle persone decedute erano note patologie croniche pregresse. I nuovi decessi registrati riguardano 21 residenti nella provincia di Parma, 14 residenti in quella di Piacenza, 7 in quella di Modena, 5 in quella di Reggio Emilia, 5 in quella di Bologna, 2 in quella di Ravenna, uno in quella di Ferrara.

In dettaglio, questi sul territorio i casi di positività: Piacenza 710 (31 in più rispetto a ieri), Parma 518 (88 in più), Rimini  363 (51 in più), Modena 251 (61 in più), Reggio Emilia 138 (15 in più), Bologna 155, di cui 47 del circondario imolese (complessivamente 33 in più, di cui 5 a Imola e 28 a Bologna), Ravenna 55 (14 in più), Forlì-Cesena 49 (di cui 30 a Forlì, 8 in più rispetto a ieri, e 19 a Cesena, 8 in più rispetto a ieri), Ferrara 24 (7 in più rispetto a ieri).

I numeri sono stati dati poco fa in conferenza stampa dal commissario ad acta, Sergio Venturi, che ha segnalato uno "tsunami di casi da Piacenza a Parma".

In Emilia-Romagna sono quasi 1.400 (1.397) i posti letto già allestiti per i pazienti colpiti da Coronavirus, cento posti in più rispetto a ieri. Per la Romagna, gli hub di Rimini, Ravenna, Forlì-Cesena verranno affiancati come "Covid hospital" da Lugo e Riccione. Passano da 17 a 19 i punti triage davanti agli ospedali con l’allestimento oggi di una tenda presso l’Ospedale Maggiore di Bologna e una al Sant’Orsola di Bologna, struttura che diventerà operativa da domani.

Consegnati oggi, dal Dipartimento nazionale di Protezione civile, 281.500 mascherine chirurgiche e 40mila guanti in vinile a uso esclusivo di medici, infermieri e personale sanitario che saranno distribuiti secondo i criteri prefissati.

Venturi si è detto ottimista del fatto che, se saranno rispettate le limitazioni imposte dal Governo, "fra dieci giorni ci aspettiamo una significativa riduzione dei casi", ma ha sottolineato che "la battaglia è solo all'inizio".

Da qui una chiamata a raccolta dei medici appena andati in pensione e alle Università per accelerare i tempi concorsuali per gli infermieri.

Venturi ha anche annunciato che domani sarà in conferenza stampa da casa sua, in smart working, e non dagli uffici della Regione.