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Coronavirus, la Regione: "Vaccini efficaci, lo dicono i dati"

A ottobre in Emilia-Romagna copertura dell'80 per cento contro i contagi, del 90 per cento contro i ricoveri e quasi del 93 per cento sui decessi

foto: Sandra e Urbano (Cesena)

In Emilia-Romagna l’efficacia dei vaccini continua a confermarsi molto elevata nel tempo, soprattutto nel prevenire i ricoveri in ospedale, i ricoveri in terapia intensiva e i decessi. Lo afferma la Regione, commentando i dati dell'ultimo report dell’Agenzia sanitaria e sociale della Regione, che ha analizzato l’incidenza del Covid-19 e delle sue conseguenze in Emilia-Romagna nel periodo dal 23 settembre al 20 ottobre. L’efficacia media nel prevenire le infezioni è del 79,5 per cento, mentre è dell’89,9 per cento la copertura rispetto ai ricoveri.

Ancora più alta la protezione nei confronti dei ricoveri in terapia intensiva (93,8 per cento) e dei decessi (92,6 per cento).

L’efficacia media del vaccino anti-Covid, si conferma anche nell’ambito sanitario. Tra gli operatori sanitari e negli anziani residenti in strutture residenziali che hanno completato il ciclo vaccinale, è ancora del 90 per cento e del 94 per cento quella nei confronti dei ricoveri ospedalieri.

Continua l’impegno per garantire la più ampia copertura vaccinale possibile, con quasi l’83 per cento della popolazione che ha completato il ciclo di immunizzazione, e sono già state avviate le somministrazioni delle terze dosi di vaccino per le categorie più vulnerabili, gli ultraottantenni, gli ospiti e i lavoratori dei presidi residenziali per anziani (Cra e Rsa).

Resta una fascia di popolazione che continua a non vaccinarsi ed è per questo a rischio, rileva la Regione. Secondo il nuovo monitoraggio, relativo al mese di ottobre, chi non ha ricevuto nemmeno una dose rischia di infettarsi 3,6 volte in più di chi si è vaccinato. Oltre a incorrere in probabilità di ricovero 5 volte maggiore di chi ha scelto di vaccinarsi. Inoltre, il rischio di ricoveri in terapia intensiva è sempre molto più alto per i non vaccinati: 14,1 volte superiore.

Per quanto riguarda le fasce di età, nelle ultime quattro settimane prese in esame, le infezioni riguardano principalmente giovani non vaccinati (12-39 anni), mentre l’incidenza di ricoveri in reparti Covid-19 e in terapia intensiva è significativa soprattutto tra i 60-79enni non vaccinati.

Nelle ultime quattro settimane sono stati rilevati 71 decessi, di cui 53 nella popolazione over 80. I restanti 18 decessi si sono verificati soprattutto nella classe di età 60-79 anni (13 decessi). In questa fascia l’incidenza di decesso è 6,4 volte superiore nei non vaccinati rispetto ai vaccinati.

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In allegato, il report integrale.

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