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emergenza sanitaria ed economica

Coronavirus. Cassa integrazione in deroga, in Emilia-Romagna inviate all'Inps oltre 37mila domande

I numeri presentati dall'assessore regionale Vincenzo Colla. Sono 20mila quelle già liquidate

L'assessore regionale Vincenzo Colla

In Emilia-Romagna quasi il 97 per cento delle richieste di Cassa integrazione guadagni in deroga ha riguardato il settore dei servizi. Questo a conferma che i comparti dove le ricadute dell’emergenza sanitaria Covid-19 hanno colpito più duro, e ultimi a uscire dal lockdown, sono quelli del commercio al dettaglio e all’ingrosso, servizi di alloggio e di ristorazione e delle attività professionaliculturali, scientifiche e tecniche.

Circa 32 mila le unità produttive coinvolte27 milioni le ore perse, mentre i lavoratori che hanno dovuto far ricorso all’ammortizzatore sono quasi 96 mila, in stragrande maggioranza operai e impiegati (rispettivamente 48,2 per cento e 43,1 per cento), soprattutto donne (61,8 per cento). Delle 43.812 richieste presentate alla Regione, l’86 per cento (37.573) è già autorizzato e trasmesso all’Inps per il pagamento dell’integrazione salariale.

È questo il quadro regionale della Cassa integrazione in deroga in Emilia-Romagna, relativo alle domande istruite e consegnate all’Inps dall’Agenzia regionale per il Lavoro. I numeri, aggiornati all’8 maggio 2020, sono riferiti alle domande previste dal Decreto 9 del 2 marzo 2020 (“Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19”) e dal Decreto 18 del 17 marzo 2020 (“Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19”).

A livello provinciale, la città metropolitana di Bologna concentra la quota maggiore di domande di Cassa in deroga, sia considerando tutte quelle presentate sia le sole autorizzate, che corrispondo al 24,4 per cento del totale regionale in termini di unità produttive. Segue la provincia di Modena (attorno al 15 per cento per le tre variabili) e quelle di Reggio Emilia Rimini (entrambe attorno al 10 per cento).

L’87,8 per cento dei datori di lavoro che hanno presentato una domanda ha fino a 5 dipendenti.

“È evidente come la cassa integrazione in deroga abbia dato una risposta indispensabile alla tenuta sociale - ha dichiarato l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, presentando i dati - soprattutto per i lavoratori delle piccole e medie imprese dei settori del terziario e dei servizi. La prossima settimana chiuderemo al 100 per cento tutte le richieste che ci sono pervenute. Per questo mi sento di tranquillizzare i lavoratori, consapevole delle turbolenze che hanno dovuto attraversare rispetto alle aspettative sui tempi di pagamento. Per velocizzare i pagamenti degli ammortizzatori prosegue il nostro impegno di sollecitazione all’Inps per fare arrivare le risorse nel minore tempo possibile. Inoltre, abbiamo sollecitato il sistema bancario affinché non ci siano vuoti rispetto al pagamento dell'anticipazione. E su quest’ultimo aspetto, stiamo definendo un accordo con Poste Italiane. Qualora ci fossero problemi è possibile contattare gli uffici dell’Agenzia regionale al Lavoro scrivendo all’indirizzo arlinfoderoga@regione.emilia-romagna.it”.

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