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Coronavirus. Domani la decisione della Regione sulle misure precauzionali, a partire dalle scuole

Il nuovo assessore alla Salute Raffaele Donini: "Aspettiamo provvedimento da Roma sulla base del confronto con la comunità scientifica". Il presidente Bonaccini istituisce l'Unità di crisi regionale

Raffaele Donini in conferenza stampa

Verrà presa domani la decisione sulle misure per contrastare il coronavirus, a partire dalla chiusura o riapertura di asili nidi e scuole. “Aspettiamo il provvedimento che adotterà il Governo sulla base del confronto con la comunità scientifica atteso per domani”, afferma il nuovo assessore regione alle Politiche per la salute, Raffaele Donini. “È giusto che la scienza parli e attraverso dati medico-scientifici auspichiamo si possano prendere decisioni omogenee nelle Regioni”.

La decisione di andare a domani ha concluso la riunione di oggi pomeriggio a Bologna, in Regione, che il presidente Stefano Bonaccini ha svolto con i sindaci dei Comuni capoluogo e i presidenti delle Province per fare il punto della situazione. Si è fatta una valutazione territorio per territorio, alla luce dell’ordinanza sulle misure precauzionali firmata dal presidente Bonaccini e dal ministro alla Sanità, Roberto Speranza, in vigore fino a domenica 1° marzo e che prevede, fra le altre misure, la chiusura di nidi e scuole e la sospensione di manifestazioni pubbliche.

"Tornare alla normalità è oggi il nostro imperativo - ha aggiunto Donini- e condividiamo coi territori l’idea di valutare una possibile ripresa dell’attività di musei, cinema e teatri, seppur con limitazioni negli accessi da definire, ma occorre prendere decisioni con rigore scientifico e su basi certe al fine di tutelare, con la prevenzione, la salute dei cittadini emiliano-romagnoli".

Per Donini "la situazione di contenimento è assicurata dal fatto che, a oggi, non ci sono ancora le condizioni per affermare focolai autoctoni in Emilia-Romagna".

Da domani si insedierà l’Unità di crisi regionale sul Covid-19 - oggi la firma del decreto istitutivo - che agirà in continuità con il sistema di governance dell’emergenza adottato fino ad oggi, per prendere su tutto il territorio dell’Emilia-Romagna le decisioni necessarie e uniformi per affrontare la crisi Coronavirus. L’unità di crisi regionale, in costante contatto con il Comitato operativo nazionale, è composta dal presidente Bonaccini, che la presiede, dal Prefetto di Bologna (o un suo delegato), dall’assessore alle politiche per la Salute, Raffaele Donini, dall’assessore alla Protezione Civile, Irene Priolo, dal direttore generale Cura della persona, salute e welfare e da quello dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, nonché da un rappresentante di Anci e Upi Emilia-Romagna. Potranno essere invitati componenti e strutture operative di Protezione civile e delle Aziende sanitarie locali, o altri dirigenti o funzionari regionali o appartenenti ad altre Pubbliche amministrazioni in considerazione di specifiche esigenze ed in relazione alle competenze che dovessero essere necessarie. Già domani la prima riunione.

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