emergenza sanitaria
Coronavirus. Entra in vigore domani il nuovo Dcpm annunciato ieri notte
Non ci si potrà recare fuori dal proprio comune di residenza se non per i soliti noti tre motivi: comprovate esigenze lavorative, casi di assoluta urgenza e motivi di salute
Entra in vigore domani il nuovo Decreto del presidente del Consiglio dei ministri annunciato ieri sera dal premier Giuseppe Conte. Resterà in vigore fino al 3 aprile e uniforma le norme varate nei giorni scorsi, in particolare l’ordinanza del ministro della Salute del 20 marzo e il Dpcm dell’11 marzo.
Tra le 80 attività consentite, oltre a quelle già annunciate che riguardano tutta la filiera alimentare e dei servizi sanitari, hanno ottenuto l’ok anche i call center, le colf e le badanti, tutto il settore relativo alla stampa e alle comunicazioni e gli studi professionali.
Non ci si potrà recare fuori dal proprio comune di residenza se non per i soliti noti tre motivi: comprovate esigenze lavorative, casi di assoluta urgenza e motivi di salute. Non è più concessa la possibilità di rientro presso il proprio domicilio o residenza.
Questo nuovo decreto entrerà in vigore da domani. Entrata in vigore al 25 marzo per i lavori già avviati che non si possono interrompere all’improvviso.
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