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Alluvione e frane

Emilia-Romagna, avviati oltre 60 cantieri sui corsi d'acqua

L'aggiornamento della Regione. In campo 57 volontari da altri Paesi europei nel Ravennate

foto: Sandra e Urbano (Cesena)

Rimangono oltre 23mila le persone che, alle 12 di oggi, risultano aver dovuto lasciare la propria casa: la maggior parte nella provincia di Ravenna con 17mila evacuati. Lo rende noto la Regione Emilia-Romagna nel quotidiano aggiornamento sulle conseguenze del maltempo. Stamattina è sceso a 1.767 (-933 unità) il numero delle persone accolte in strutture di protezione civile dei Comuni o in albergo, di cui 92 minori: sono 1.209 nel ravennate, 311 nel bolognese, 241 nel forlivese-cesenate e 6 nel riminese. Gli interventi di assistenza alla popolazione proseguono 24 ore su 24, grazie a tutte le forze in campo.

Meteo

Per domani è ancora confermata l’allerta rossa per criticità idraulica nelle aree maggiormente colpite: pianura bolognese e bassa collina, pianura e costa romagnola. Allerta arancione per criticità idrogeologica e idraulica nelle aree collinari della Romagna e del bolognese, dove persiste la possibilità di frane per scivolamento e colamenti lungo i versanti con condizioni idrogeologiche fragili. Domani previsti temporali anche di forte intensità, nella prima parte della giornata sulla pianura, mentre, nelle ore centrali, i fenomeni temporaleschi saranno più probabili sui rilievi: in esaurimento in serata. Le precipitazioni temporalesche potrebbero generare modesti innalzamenti dei livelli idrometrici nei tratti montani dei corsi d'acqua, critici per i bacini del settore centro-orientale, ancora interessati da dissesti idraulici causati dalle piene precedenti.

Viabilità

Per quanto riguarda la viabilità, sono 672 le strade chiuse, di cui 258 chiuse parzialmente e 414 totalmente. A Bologna sono 213 (83 parziale e 130 totale), 252 in provincia di Forlì-Cesena (85 parziale e 167 totale), 164 nella provincia di Ravenna (78 parziale e 86 totale) e 39 nel riminese (10 parziale e 29 totale).

Frane

Risultano attive 376 frane principali, concentrate in 57 comuni.Ma sono attive migliaia di micro-frane. Tutte le squadre di rilevatori (soprattutto nel Ravennate e in provincia di Forlì-Cesena) sono in campo per ulteriori aggiornamenti, anche con i droni laddove le strade non sono percorribili.

Pompe idrovore

Sono 173 le pompe idrovore complessivamente impegnate nell’emergenza ad oggi: 112 messe a disposizione dai Consorzi di Bonifica, 20 dalla Regione Emilia-Romagna, 36 da altre Regioni e 5 da altri Stati dell’Unione europea.

Cantieri avviati sui corsi d’acqua

Dopo l’emergenza ne sono stati avviati almeno 63. Di questi 21 cantieri nel ravennate di cui 9 di riparazione di brecce e altri 11 per rimozione legname o sistemazione altri danneggiamenti. Almeno 25 cantieri nel bolognese: 15 cantieri tra riparazione di brecce (5) e sistemazione di danneggiamenti arginali (10), oltre a una decina di interventi di rimozione rifiuti dal letto dei fiumi; 3 cantieri nel riminese (2 di sistemazione di danni arginali e 1 di rimozione dei rifiuti). Sono 14 i cantieri già in corso nel forlivese-cesenate: 4 di riparazione delle rotte sugli argini principali e 10 cantieri di pulizia dei fiumi. Al via nei prossimi giorni almeno 10 somme urgenze contro i danneggiamenti (dove non ci sono rotture) e per il ripristino di erosioni spondali lungo chilometri di arginature. 

Volontari in campo

Sono oltre 1.800 i volontari al lavoro in questo momento in Emilia-Romagna. Di questi, 315 sono volontari dell’Emilia-Romagna, 650 appartengono alle organizzazioni nazionali di volontariato e restanti appartengono alle colonne mobili regionali di Trento, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Alto Adige, Lombardia, Lazio, Toscana, Abruzzo, Liguria, Valle d’Aosta e Umbria. Inoltre, nel ravennate sono operativi 57 volontari attivati nell’ambito del Meccanismo europeo di mobilitazione (Dipartimento nazionale di Protezione civile): si tratta di 25 operatori provenienti dalla Slovacchia e 32 dalla Slovenia, 41 dalla Francia e oggi è in arrivo la colonna mobile dal Belgio attrezzati con potenti pompe di aspirazione e kit idraulici.

Le chiamate al Numero verde 

Al numero verde 800 024662, attivato dalla Regione per rispondere, 7 giorni su 7 dalle ore 8 alle 20, ai quesiti legati all’emergenza alluvione, sono arrivate sinora oltre 4mila chiamate. Tra le maggiori richieste: essere indirizzati per offrire il proprio aiuto e avere informazioni sulla mobilità.

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