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Ambiente e biodiversità

Emilia-Romagna, un’alleata preziosa per gli oceani

Oggi si celebra la giornata mondiale degli oceani. A Cesenatico opera il Centro ricerche marine

Foto/Pixabay.com

Oggi, 8 giugno, come ogni anno, si celebra la Giornata mondiale degli oceani, un'occasione per riflettere sulla necessità di interagire con gli oceani in modo sostenibile. Mari e oceani occupano il 70 per cento della superficie terrestre, producono più dei due terzi dell’ossigeno che respiriamo e svolgono un ruolo decisivo nella moderazione del clima del globo. Un'enorme distesa di acqua salata, che dà lavoro a oltre 400 milioni di persone e, con i suoi stock ittici, dà da mangiare a più di 3 miliardi di persone.

La regione Emilia-Romagna è da sempre all’avanguardia nel settore della tutela dell’ambiente marino. L’Adriatico che bagna le sue coste è ben tutelato da leggi nazionali e regionali. Negli anni ’60 la Regione fu la prima a realizzare depuratori sull’intera linea costiera; nel 1977 fu realizzata la Daphne, un battello oceanografico che da allora sorveglia l’intero specchio di Adriatico tra i 500 metri dalla riva fino a 20 chilometri al largo, una sorta di laboratorio galleggiante che (tuttora, tramite l’apposita Struttura oceanografica all’interno di Arpae) fornisce i dati sui parametri chimico-fisici dell’acqua del mare da Goro a Cattolica. Nel 1991 la Regione fu la prima ad abbattere, per legge, il fosforo contenuto nei detersivi, una legge che poi venne estesa a tutta Italia con legge quadro nazionale.

Nei laboratori di Arpae dislocati a Cesenatico, oltre ad elaborare i dati forniti della Struttura Oceanografica Daphne, si svolgono programmi di ricerca sulle plastiche e microplastiche in mare e sull’eventuale comparsa di organismi alloctoni e il coordinamento della sottosezione Adriatica della Strategia Marina europea.

Sempre a Cesenatico opera il Centro ricerche marine, laboratorio nazionale di riferimento per le biotossine marine e il fitoplancton, che coordina le attività della rete dei laboratori italiani incaricati dal Ministero della Salute del controllo ufficiale delle biotossine marine nei molluschi destinati al consumo umano e nelle aree di loro produzione.
Istituito nel 1965, il Centro ricerche marine è oggi un presidio di primaria importanza per la sicurezza alimentare, il supporto alle imprese del settore ittico nazionale e internazionale e per la tutela dei consumatori.

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