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Festa di san Francesco, cardinale Zuppi (Cei): “La tradizione dell’Italia non è quella di chiudersi ma di aprirsi”

Il 4 ottobre Sergio Mattarella, a nome di tutti gli italiani, accenderà la lampada votiva

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

In occasione della festa di san Francesco d’Assisi, patrono d’Italia, quest’anno sarà il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a nome di tutti gli italiani, ad accendere nella chiesa superiore della basilica di San Francesco la Lampada votiva dei Comuni d’Italia e a pronunciare il Messaggio alla Nazione.

Martedì 4 ottobre, alle 10 sarà il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, a presiedere la celebrazione eucaristica alla quale, oltre a Mattarella, parteciperanno il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, e il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. Nel corso della funzione il Capo dello Stato accenderà la lampada votiva.

“La festa di san Francesco d’Assisi patrono d’Italia - spiegano dal Sacro Convento di Assisi - avrà quest’anno un carattere inedito, unico nella storia del nostro Paese. A due anni dalla pandemia sarà l’Italia intera, non una sola Regione, a partecipare all’accensione della lampada che arde presso la tomba di san Francesco. Una manifestazione di gratitudine per quanti si sono prodigati nel far fronte alla pandemia mettendo la propria vita al servizio degli altri”.

Al termine della Messa, dopo il saluto di fra Carlos Trovarelli, ministro generale e 120° successore di san Francesco nell’ordine dei frati minori conventuali, il presidente Mattarella terrà il Messaggio alla Nazione. Nel pomeriggio, poi, alle 15 è in programma l’inaugurazione Centro accoglienza e convegni “Colle del Paradiso” situato nei locali ipogei del Sacro Convento, realizzati al di sotto della piazza inferiore di san Francesco, in seguito ai lavori di consolidamento strutturale dovuti al sisma del 1997, di cui in questi giorni si è ricordato il venticinquennale. Alle 16 i Vespri pontificali nella chiesa inferiore della basilica di San Francesco, seguiti dalla processione alla chiesa superiore e benedizione all’Italia con la Chartula di San Francesco dal cupolino della basilica da parte del vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino. Dalle 17 si terrà il concerto della banda del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco nella chiesa superiore.

“La tradizione dell’Italia non è quella di chiudersi, ma di aprirsi. Che la luce del Santo di Assisi non rappresenti soltanto l’unità del nostro Paese ma dell’Europa, che dia luce a chi vive le tenebre della guerra”. È il messaggio del cardinale Zuppi, in un videomessaggio alla vigilia della festa di san Francesco d’Assisi. “La Chiesa italiana va dal suo patrono. La tradizione vuole che si vada sulla tomba del Santo per portare l’olio, perché la luce di speranza sia sempre accesa. Quest’anno i frati di Assisi, dopo la pandemia, hanno voluto che fosse la Cei a portare l’olio. Non una Regione ma tutta la Chiesa italiana, perché il Covid ci ha coinvolto tutti”.

“È il Paese intero che sarà presente e rappresentato dal presidente della Repubblica - aggiunge il porporato - che darà un valore straordinario all’evento. Mattarella, a nome di tutto il Paese, accenderà quella luce di cui abbiamo enorme bisogno oggi, per le conseguenze della pandemia e per l’altra pandemia della guerra in corso. Di questo pezzo di guerra mondiale. Le conseguenze sono preoccupanti, quindi è anche una intercessione per la pace nel mondo”.

Fonte: Sir
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