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PLURALISMO

“Il Governo non tocchi i giornali di editori puri e cooperative di giornalisti”, l'appello del Corriere Romagna

 Il «Corriere Romagna» esce in tre edizioni: Rimini e San Marino; Forlì-Cesena; Ravenna-Faenza-Lugo-Imola

“Il Governo non tocchi i giornali di editori puri e cooperative di giornalisti”, l'appello del Corriere Romagna

Una prima pagina chiara e decisa quella pubblicata dalle tre edizioni romagnole del Corriere Romagna questa mattina. “Il Governo non tocchi i giornali di editori puri e cooperative di giornalisti”, un appello che arriva negli stessi giorni in cui il M5s ha presentato in commissione Bilancio del Senato un emendamento, da inserire nella manovra finanziaria, con il quale si propone di ridurre i fondi destinati all'editoria a partire dal prossimo anno "fino alla loro abolizione". Un invito, quello del Corriere Romagna fondato nel 1993 sulle ceneri della Gazzetta di Rimini, preceduto di qualche ora da una lettera che Alleanza delle Cooperative, File, Fisc e Uspi hanno indirizzato al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, affinché non diventino effettivi i tagli ai fondi per l’editoria. Lettera che i lettori troveranno sul Corriere Cesenate in edicola da giovedì prossimo, 20 dicembre.

“Chiediamo al Presidente – si legge – un ripensamento urgente del Governo rispetto ai tagli indiscriminati di risorse del Fondo per il Pluralismo e l’innovazione dell’informazione. I tagli sono previsti in un emendamento all’interno della Legge di Bilancio in discussione e approvazione al Senato. I tagli annunciati avranno effetto dal 2019, con ripercussioni pesantissime su diversi giornali cooperativi e delle altre realtà no profit, e su tutto l’indotto. Crediamo che il Governo e lo Stato debbano invece essere parte attiva e vigile per la promozione e la tutela del fondamentale diritto ad un'informazione plurale, in coerenza con l’art. 21 della Costituzione, e non mortificare il pluralismo con tagli così pesanti e repentini. Chiediamo dunque che venga ritirato l’emendamento riferito ai tagli all’editoria e che venga avviato con urgenza un Tavolo di confronto con tutte le categorie impegnate nella filiera editoriale dell’informazione per ricercare, a partire dalla Legislazione attuale, ogni possibile miglioramento sul terreno del rigore, della trasparenza e dell’’innovazione.”

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