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Il Popolo della famiglia entra nell'agone politico

Le risultanze dell'assemblea del 27 ottobre

Il Popolo della famiglia entra nell'agone politico

Con una nota il Popolo della famiglia informa che giovedì 27 settembre si è riunito in assemblea il direttivo del Popolo della Famiglia, assieme agli aderenti, in funzione delle decisioni prese il 22 e 23 settembre scorso sul futuro del movimento a Camaldoli secondo le direttive nazionali.

"Il fondatore, Mario Adinolfi - si legge nella nota - davanti ad una nutrita assemblea di componenti provenienti da tutta Italia, ha definito il nuovo volto del Pdf come soggetto politico.

Gli obiettivi del Pdf sono chiari, sono sempre stati chiari sin dall’inizio e possono essere riassunti nelle parole: “La politica che persegue il bene comune e cerca di tutelare valori fondamentali, quali la vita, l’integrità della famiglia, il lavoro, la salute.

È urgente una inversione di tendenza e di marcia in questi delicatissimi ambiti della vita individuale e collettiva. È urgente puntare a un vero e duraturo rinnovamento politico, basato su un forte recupero di legalità e moralità pubblica.” Quante volte abbiamo ascoltato i rappresentanti dei vari schieramenti politici parlare di “Integrità della famiglia”; di “valori fondamentali”? La risposta la conosciamo, visti i risultati generali e di un certo schieramento politico che ha voluto importare nuovi modelli familiari americani e europei in Italia.

Ma il Pdf sa che certi “valori fondamentali” - tra cui il rispetto dei bambini che non debbono essere “violentati” nella psiche da quegli adulti che vogliono indurre, imponendo loro la teoria del cambiamento sessuale. La Gran Bretagna, notizia di una settimana fa e passata in silenzio dai nostri organo di informazione, solo ora si sta rendendo conto di quali danni l’educazione Gender sta iniziando a procurare alla società inglese – “valori fondamentali”, dicevamo, sono sempre presenti nella gran parte degli Italiani, sebbene silenti, perché il timore di essere additati come individuo retrogrado e disfattista è reale, anche da parte di quelli che per convenienza hanno appoggiato certe iniziative legislative che hanno voluto che due persone dello stesso sesso possano unirsi civilmente, chiamando questa unione famiglia.

Ma tutti sanno che la famiglia è una espressione naturale, per chi non crede in un disegno divino, o espressione della volontà divina, per chi crede, ma ambedue espressioni mediate dalla natura che riconosce da milioni di anni, appartenere al regno animale la procreazione, come fine ultimo dell’unione tra i due sessi. La difesa della Famiglia, piccola unità sociale, difesa dalla Costituzione, articolo 29 che così recita: “La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio…”. Società naturale quindi.

Eppure, l’arroganza politica ha di fatto approvato disposizioni legislative che vanno contro questo concetto chiaramente espresso. Succederà con queste diposizioni quello che è successo con il Jobs Act di renziana memoria? Ossia che in molte parti sono state riconosciute, alcuni giorni fa, incostituzionali? Ce lo auguriamo. Il Pdf non vuole limitare le libertà individuali, ma solo sottolineare che certi “paletti Costituzionali” pensati in tempi in cui la chiara onestà intellettuale dei relatori che scrissero la Costituzione non era contaminata da quell’ipocrisia che da molti anni gestisce molte attività intellettuali di partiti e movimenti, non vengano sradicati o snobbati in nome di culture che non ci appartengono.

Il Pdf entra quindi nell’agone politico e prenderà parte a tutte le argomentazioni che riguarderanno il territorio locale e non solo".

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