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Infezioni da ricovero, l'Ausl della Romagna chiarisce e fa il punto

L'Ausl risponde al consigliere regionale Massimiliano Pompignoli

Infezioni da ricovero, l'Ausl della Romagna chiarisce e fa il punto

“Su un campione di 1825 pazienti ricoverati in 148 reparti della Romagna, 133 sono stati ritrovati affetti da almeno un’infezione correlata all’assistenza (il 7,3 per cento). Il grosso di questi è stato rilevato a Ravenna, con 62 degenti con Ica, l’11 per cento rispetto al valore totale”. È questa la sintesi delle informazioni notificate al consigliere regionale della Lega, Massimiliano Pompignoli, dalla Direzione generale cura della persona, salute e welfare della Regione Emilia Romagna che fa riferimento all’ultimo studio di prevalenza condotto nell’autunno del 2016 (periodo ottobre – dicembre) dal servizio sanitario regionale. Dati a cui ha risposto la stessa Ausl della Romagna specificando che il dato medio regionale dell’8 per cento è in linea con quello nazionale e la Romagna ha una media di Ica inferiore al dato italiano: 7 per cento. “Nonostante ciò – si legge in una nota diramata dall’Ausl – è forte e continuo l’impegno a migliorare la situazione. Tant’è vero che i risultati dettagliati di questo studio sono stati oggetto di una serie di incontri in Ausl Romagna, organizzati insieme all'Agenzia Regionale nell'aprile 2017, con larga partecipazione degli operatori sanitari”.

Già nell'ottobre 2014 era stata istituita, in Ausl Romagna, una Struttura di Programma per la gestione del rischio infettivo e uso responsabile degli antibiotici al fine di avviare, coordinare, implementare e verificare le attività relative alla prevenzione e alla gestione delle infezioni correlate all’assistenza nonché all’uso responsabile degli antibiotici. Secondo il rapporto 2017 della Regione sugli indicatori per valutare le Aziende sanitarie relativamente ai programmi di gestione del rischio infettivo, l’Ausl della Romagna riporta il punteggio più alto in Regione sulla valutazione della organizzazione per contrastare il fenomeno.

Per quanto attiene a Ravenna, grazie al supporto della Agenzia regionale, sono avviati programmi specifici atti a contenere il fenomeno, anche attraverso l'assunzione e la formazione di personale qualificato sia medico specialista in malattie infettive, sia infermieristico addetto al controllo delle infezioni. Lavoro che ha portato ad una fortissima riduzione delle infezioni (circa il 50 per cento), come sarà certificato nella prossima rilevazione. Per fare un solo esempio, le infezioni da Klebsiella resistente ai carbapenemi sono passate da 56 infezioni nel 2017 a 20 del 2018.

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