istituti di credito
La Bcc. Da Secondo Ricci a Giuseppe Gambi
Approvato il bilancio e scelto il nuovo presidente
Quella di venerdì 29 aprile scorso passerà agli annali come un’assemblea ordinaria de La Bcc ravennate, forlivese e imolese. Ma è decisamente qualcosa di più di quel che è stato. Già il contesto pandemico ha ricondotto l’evento a una modalità del rappresentante designato. Un sacrificio rilevante per una realtà che annovera 35mila soci e del rapporto diretto con i soci e il territorio ne ha sempre fatto la sua bandiera.
Ma c’è un aspetto ben più rilevante che ha caratterizzato questa assemblea ed è il passaggio di testimone fra Secondo Ricci e Giuseppe Gambi alla presidenza dell’Istituto.
Vent’anni, quelli con Ricci alla presidenza, che hanno segnato il tempo per Faenza e dintorni. Quella che i faentini chiamavano “banchina” ed era a servizio del mondo agricolo e che in Giovanni Dalle Fabbriche e Giuseppe Albonetti ha avuto i suoi pilastri, assieme ad altre 15 Casse Rurali nate in questa Romagna concreta e lavoratrice, hanno portato a una banca che sul livello nazionale è fra le prime cinque banche di Credito Cooperativo.
Secondo Ricci ha interpretato il ruolo della guida del mondo cooperativo locale con un crescente impegno nel mondo del credito. Più in generale, con grande attenzione allo sviluppo sociale di imprese e famiglie.
Ed è in questo contesto che ha rivolto la sua attenzione e che gli è stato chiesto di guidare il percorso di concentrazione senza dimenticare lo spirito di origine. Così si è allargato il territorio operativo, e sono cresciuti i soci.
E La Bcc ravennate, forlivese e imolese, ora, può ben definirsi una solida banca locale.
Classe 1946, Ricci passa il testimone a Giuseppe Gambi, classe 1960. Laureato in Economia e commercio, iscritto all’Albo dei dottori commercialisti e nel registro dei revisori contabili. È nel cda della Bcc dal 2010 e ha impegni significativi in diverse realtà cooperative e produttive; dall’aprile 2019 è amministratore di Iccrea Banca Spa, società Capogruppo del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea.
Tornando all’assemblea di venerdì, i soci (quasi 4.600 in tutto), anche se non presenti di persona, hanno potuto delegare il notaio Massimo Gargiulo di Faenza ed esprimere le loro indicazioni di voto in merito ai punti all’ordine del giorno.
Ai tantissimi soci che si sono espressi, il presidente uscente Secondo Ricci rivolge il ringraziamento del Consiglio di amministrazione, sottolineando come, anche in questa particolare occasione, si avverta lo spirito di partecipazione e condivisione proprio della base sociale della cooperativa.
È stato quindi approvato il bilancio di esercizio 2021, che si è chiuso registrando un risultato estremamente positivo (utile di 24 milioni di euro) che rafforza ulteriormente il patrimonio della Banca. «La solidità patrimoniale della Bcc - commenta il direttore generale Gianluca Ceroni - è la migliore garanzia per soci e clienti per il proseguimento dell’attività di raccolta del risparmio e di erogazione del credito. Continuiamo a svolgere un ruolo primario nel sostenere l’economia, favorendo in particolare le imprese e le famiglie».
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