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"La Cena che non c'è" per sostenere lo Ior

Un box solidale, a cura dello chef stellato Igles Corelli per contribuire agli studi sull'immunoterapia, portati avanti presso l’Istituto tumori di Meldola

Igles Corelli

In un video pubblicato sui canali Facebook e Youtube dell’Istituto oncologico romagnolo, lo chef Igles Corelli, cinque volte vincitore della stella Michelin e volto noto del canale tv tematico Gambero Rosso, ha lanciato nei giorni scorsi la nuova iniziativa solidale dello Ior: “La cena che non c’è”. 

"Il 2020 è un anno che ricorderemo per sempre - spiega lo chef nel contributo - ma in questo periodo particolare non ci dobbiamo dimenticare dei pazienti malati di cancro. Cosa potete fare per sostenere la ricerca? Basta partecipare alla “Cena che non c’è”, acquistando il box solidale dell’Istituto oncologico romagnolo. Al suo interno troverete non solo tutto l’occorrente, ma anche i miei consigli per realizzare una ricetta semplice ma molto gustosa: pennette al pomodoro risottate. Il ricavato di questa bella iniziativa andrà a sostenere gli studi sull’immunoterapia portati avanti in Irst".

Il contenuto della scatola, acquistabile online all’indirizzo www.insiemeachicura.it  o ordinabile telefonicamente allo 0543 35929, comprende: 250 grammi di pennette rigate pasta Simbiò grano Cappelli bio, 100 grammi di olio extravergine di oliva Pieve Tho, con olive del territorio di Brisighella, 350 grammi di passata al pomodoro bio Valfrutta, basilico a chilometro zero in un cubetto di legno, per divertirsi a coltivarlo da soli e, dulcis in fundo, la ricetta delle pennette al pomodoro risottate dello chef Corelli, consultabile tramite QR code.

"Vista l’attuale situazione sanitaria ci siamo visti costretti ad annullare i tantissimi eventi di raccolta fondi che siamo soliti portare avanti durante il periodo natalizio su tutto il territorio della Romagna - afferma il direttore generale Ior, Fabrizio Miserocchi -. Tuttavia il momento è drammatico non solo da un punto di vista della pandemia da Covid-19. Tutti i massimi esperti sono d’accordo che gli slittamenti degli screening e i ritardi delle terapie potrebbero avere serissime ripercussioni sulla prevenzione e la cura del tumore. Dobbiamo cercare di fare quanto in nostro potere per contrastare questa minaccia: il cancro, purtroppo, non va in quarantena. Per questo abbiamo studiato varie iniziative alternative che possano, almeno in parte, garantire ai nostri ricercatori l’appoggio necessario affinché gli studi che portano avanti non si fermino".

“La Cena che non c’è” si inscrive all’interno di queste iniziative, come anche la “Lotteria solidale - A Natale vinci per aiutare” e il “Panettone della bontà”. Tutto il ricavato andrà a contribuire agli studi sull'immunoterapia, portati avanti presso l’Istituto tumori di Meldola. Una speranza terapeutica che ha già dato grandi risultati in termini di aumento dei tassi di sopravvivenza per vari tipi di tumore.

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