Dall'Italia
stampa

Festival di Sanremo

La poesia della cesenate Gualtieri sul palco dell'Ariston

Nuova ribalta nazionale per la poetessa cesenate Mariangela Gualtieri. Nella serata di ieri il cantante Jovanotti ha letto, in diretta televisiva dal festival di Sanremo, la poesia “Bello mondo”

La poesia della cesenate Gualtieri sul palco dell'Ariston

Nuova ribalta nazionale per la poetessa cesenate Mariangela Gualtieri. Nella serata di ieri il cantante Jovanotti ha letto in diretta televisiva sul palco dell’Ariston, che ospita il festival di Sanremo, la poesia “Bello mondo”.

Si tratta di una poesia di 94 versi liberi, tratta dalla raccolta Le giovani parole (Einaudi editore, 2015), per la quale Gualtieri ha ricevuto il premio “Mauro Maconi” e “Brancati”.

Lorenzo “Jovanotti” Cherubini e Mariangela Gualtieri furono protagonisti a Cesena, nell’ottobre 2018, del primo appuntamento della rassegna “Ciò che ci rende umani”, la biennale di arte, poesia, filosofia e scienza organizzata dal Teatro Valdoca. Un incontro, quello sul palco del teatro Bonci, reso possibile dal contatto fra Jovanotti e la poesia di Gualtieri, quindi attraverso i libri, e le liriche della poetessa cesenate che hanno tanto affascinato il musicista da spingerlo a chiederle alcuni testi per la sua rivista “Sbam!”.

Tra le poesie della Gualtieri dalla vasta eco mediatica, giova ricordare “Nove marzo duemilaventi”, scritta all’arrivo delle prime restrizioni pensate per contenere il Covid-19, dilagata sui social network e letta anche su Raitre.

Di seguito il testo del componimento:

Mariangela Gualtieri, Bello mondo

"In quest'ora della sera

da questo punto del mondo

Ringraziare desidero il divino

labirinto delle cause e degli effetti

per la diversità delle creature

che compongono questo universo singolare

ringraziare desidero

per l'amore, che ti fa vedere gli altri

come li vede la divinità

per il pane e il sale

per il mistero della rosa

che prodiga colore e non lo vede

per l'arte dell'amicizia

per l'ultima giornata di Socrate

per il linguaggio, che può simulare la sapienza

io ringraziare desidero

per il coraggio e la felicità degli altri

per la patria sentita nei gelsomini

e per lo splendore del fuoco

che nessun umano può guardare

senza uno stupore antico

e per il mare

che è il più vicino e il più dolce

fra tutti gli Dèi

ringraziare desidero

perché sono tornate le lucciole

e per noi

per quando siamo ardenti e leggeri

per quando siamo allegri e grati

per la bellezza delle parole

natura astratta di Dio

per la scrittura e la lettura

che ci fanno esplorare noi stessi e il mondo

per la quiete della casa

per i bambini che sono

nostre divinità domestiche

per l'anima, perché se scende dal suo gradino

la terra muore

per il fatto di avere una sorella

ringraziare desidero per tutti quelli

che sono piccoli, limpidi e liberi

per l'antica arte del teatro, quando

ancora raduna i vivi e li nutre

per l'intelligenza d'amore

per il vino e il suo colore

per l'ozio con la sua attesa di niente

per la bellezza tanto antica e tanto nuova

io ringraziare desidero per le facce del mondo

che sono varie e molte sono adorabili

per quando la notte

si dorme abbracciati

per quando siamo attenti e innamorati

per l'attenzione

che è la preghiera spontanea dell'anima

per tutte le biblioteche del mondo

per quello stare bene fra gli altri che leggono

per i nostri maestri immensi

per chi nei secoli ha ragionato in noi

per il bene dell'amicizia

quando si dicono cose stupide e care

per tutti i baci d'amore

per l'amore che rende impavidi

per la contentezza, l'entusiasmo, l'ebbrezza

per i morti nostri

che fanno della morte un luogo abitato.

Ringraziare desidero

perché su questa terra esiste la musica

per la mano destra e la mano sinistra

e il loro intimo accordo

per chi è indifferente alla notorietà

per i cani, per i gatti

esseri fraterni carichi di mistero

per i fiori

e la segreta vittoria che celebrano

per il silenzio e i suoi molti doni

per il silenzio che forse è la lezione più grande

per il sole, nostro antenato.

Io ringraziare desidero

per Borges

per Whitman e Francesco d'Assisi

per Hopkins, per Herbert

perché scrissero già questa poesia,

per il fatto che questa poesia è inesauribile

e non arriverà mai all'ultimo verso

e cambia secondo gli uomini.

Ringraziare desidero

per i minuti che precedono il sonno,

per gli intimi doni che non enumero

per il sonno e la morte

quei due tesori occulti.

E infine ringraziare desidero

per la gran potenza d'antico amor

per l'amor che se move il sole e l'altre stelle.

E muove tutto in noi".

Note biografiche

Mariangela Gualtieri è una delle artiste che maggiormente onorano la nostra città a cui è rimasta sempre profondamente radicata, anche se internazionale è stata fin dalla sua giovinezza la prospettiva della sua formazione e del suo lavoro. Dal suo sodalizio con Cesare Ronconi, conosciuto sui banchi di scuola del Liceo “Righi”, si sviluppa negli anni Settanta una vocazione teatrale che, dopo incontri fondamentali in Polonia con Tadeus Kantor e Jerzy Gratowski, negli Stati Uniti con Peter Shumann e Bob Wilson e soprattutto in Italia con Carmelo Bene li porterà negli anni Ottanta a far divenire quello che era il Collettivo della Valdoca quel Teatro della Valdoca a cui Cesare conferirà la guida della regia e Mariangela la creatività della parola.

Quello della Valdoca si distinguerà come un teatro fortemente sperimentale, in continuo dialogo con tutte le arti e soprattutto con la poesia, con strettissimi rapporti con alcuni grandi protagonisti del Novecento come Franco Loi, Milo De Angelis, Ada Merini. Da questa immersione in un teatro di cui è attrice, ma soprattutto drammaturga Mariangela passa progressivamente a concentrarsi sullo scavo della parola, dedicandosi in parallelo ad una scrittura poetica che viene sempre restituita anche all’oralità in momenti di intensa lettura, perché come lei afferma, secondo le sue antiche origini, “La poesia respinge l'isolamento, chiede coralità d'ascolto e un corpo che la pronunci”. La Gualtieri ha ricevuto per la sua opera drammaturgia e poetica numerosissimi premi. Innumerevoli i testi pubblicati.

Nell'aprile dello scorso anno è stata premiata dal Rotary club di Cesena con il Paul Harris Fellow (massima onoreficenza rotariana) "come riconoscimento ad una intensissima ricerca in ambito drammaturgico e poetico, che l’ha vista accompagnare il percorso internazionale del Teatro della Valdoca e sviluppare nel contempo una intensa produzione letteraria, che ha trovato eco anche presso il grande pubblico nei primi mesi della pandemia col successo “virale” della sua poesia Nove marzo 2020, un messaggio vibrante di speranza nel momento di avvio del periodo drammatico in cui siamo tuttora immersi".

Creative Commons - attribuzione - condividi allo stesso modo
La poesia della cesenate Gualtieri sul palco dell'Ariston
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti) disabilitato.

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento