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La prima convenzione per il turismo religioso

La firma tra il presidente della Regione Stefano Bonaccini e il presidente della Ceer, Conferenza episcopale dell'Emilia Romagna, cardinale Matteo Zuppi, è avvenuta stamane alla presenza di monsignor Mazza e degli assessori Corsini (Turismo) e Mezzetti (Cultura)

La prima convenzione per il turismo religioso

Dallo splendido complesso di San Vitale a Ravenna, patrimonio mondiale Unesco dal 1996, alle espressioni del ‘romanico emiliano’ offerte dalle cattedrali di Piacenza, Parma, Fidenza, Modena (patrimonio mondiale Unesco dal 1997) e Ferrara, passando per la basilica di Santo Stefano a Bologna che riecheggia il Santo Sepolcro di Gerusalemme.

E poi il Tempio Malatestiano di Rimini, dove Giotto realizzerà il suo crocifisso e la Biblioteca malatestiana di Cesena (nel Registro Unesco Memoria del Mondo dal 2005).

E ancora le 23 strutture tra pievi, chiostri, abbazie, monasteri millenari e luoghi di culto che si trovano lungo alcuni dei 18 Cammini per viandanti e pellegrini dell’Emilia-Romagna  e che hanno registrato più di 1.600 visitatori per la prima edizione di Monasteri aperti, l’appuntamento con l’arte sacra e la spiritualità frutto di uno stretto lavoro sinergico tra 10 diocesi emiliano-romagnole e una decina di associazioni di Cammini, che hanno contribuito alla realizzazione di un evento unico nel suo genere in Italia e in Europa.

Tra questi figurano l’Abbazia di Nonantola (Mo), recentemente riaperta al pubblico dopo il restauro post terremoto, il Monastero di San Pietro a Modena, l’Abbazia e il Chiostro di San Colombano, a Bobbio (Pc), uno dei principali centri di cultura tardomedievale del Nord Italia, l’Abbazia di Sant’Ellero, nel forlivese, il Monastero Regina Mundi di Lagrimone, nel parmense e il Monastero benedettino francescano delle Sante Caterina e Barbara a Santarcangelo di Romagna (Rn).

Sono solo alcuni dei gioielli sacri che popolano l’Emilia-Romagna, un patrimonio storico, di arte e spiritualità che ora, attraverso un’azione comune e condivisa, viene messo al centro di un nuovo grande percorso internazionale pensato per i viaggiatori e i pellegrini.

Dopo la prima convenzione del 2016, è stato siglato oggi a Bologna il nuovo protocollo d’intesa sul turismo religioso, tra la Regione Emilia-Romagna e la Ceer -Conferenza Episcopale Emilia-Romagna – il primo del genere in Italia, che ha l’obiettivo di valorizzare e far conoscere a un pubblico più ampio i beni sacri, “nel pieno rispetto della tutela e delle esigenze proprie dei luoghi di culto, dell’attività pastorale, delle feste e delle tradizioni religiose”.

A firmare l’intesa, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e il cardinale Matteo Maria Zuppi, alla presenza del vescovo emerito di Fidenza, monsignor Carlo Mazza, e degli assessori regionali Andrea Corsini (Turismo) e Massimo Mezzetti (Cultura).

L’intesa, un tavolo permanente per un turismo etico, accessibile e sostenibile  

Il protocollo d’intesa siglato oggi dà attuazione a un accordo precedentemente firmato dalla Conferenza delle Regioni e dalla Cei. È valido cinque anni e rinnovabile per altri cinque e ha l’obiettivo di individuare azioni congiunte di programmazione e promozione finalizzate a garantire modalità di conoscenza, fruizione e valorizzazione dei beni ecclesiastici del patrimonio religioso materiale e immateriale da parte dei visitatori dei luoghi sacri (chiese, pievi, complessi monastici, santuari, musei, archivi, ecc). Il tutto nel rispetto di una accessibilità piena, non solo fisica, con un’attenzione particolare allo sviluppo di un turismo sostenibile, competitivo e di qualità, etico e responsabile e che si propone di favorire anche il turismo educativo attraverso viaggi di istruzione, visite guidate, vacanze studio e campi estivi. Inoltre, compito dei firmatari, anche quello di rafforzare gli itinerari religiosi, interculturali e interreligiosi ad hoc per ciascun territorio e un’informazione capillare sulle diverse iniziative e attività d’interesse turistico. Infine, è prevista anche una specifica formazione e un aggiornamento per le guide turistiche e gli operatori turistici e culturali sull’arte sacra e il turismo religioso.

E per sviluppare l’intesa, che guarda anche alla valorizzazione dell’offerta turistica all’estero, è prevista l’istituzione di un tavolo permanente di lavoro che opererà a titolo gratuito, composto da un rappresentante della Ceer e altri quattro referenti indicati sempre dalla Conferenza episcopale regionale, due rappresentanti della Regione (nei settori del Turismo e della Cultura), un rappresentante dell’Ibc, Istituto per i beni artistici, culturali e naturali e due di Apt di cui uno con funzioni di coordinamento.

Siglata nel 2016 a firma dell’assessore al Turismo, Andrea Corsini, e del Vescovo delegato all’Ufficio per la pastorale dello sport, turismo e tempo libero, monsignor Mazza, la prima convenzione aveva attivato un tavolo tecnico dedicato ai temi di turismo religioso e dei Cammini.

Nell’ambito dei lavori del tavolo sono stati avviati eventi di promozione quali il SocialTrek nel 2018, I love Cammini Emilia-Romagna nel 2019 e sempre nel 2019 la prima edizione di Monasteri Aperti Emilia-Romagna.

Un lavoro congiunto tra Regione, Ufficio per la pastorale dello sport, turismo e tempo libero e Apt che ha riguardato anche i contenuti veicolati tramite il sito istituzionale regionale www.emiliaromagnaturismo.ite www.camminiemiliaromagna.it per i temi della spiritualità e dei luoghi della fede con l’attivazione di pagine dedicate e informazioni per valorizzare i luoghi della fede e dello spirito e, in occasione del giubileo del 2016, le porte sante regionali.

Turismo religioso, da sinistra Mezzetti, Zuppi, Mazza, Bonaccini, Corsini
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