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Lavoro: dopo Embraco scoppia il caso ItaliaOnline. Annunciati 400 esuberi, 248 a Torino

Dopo la Embraco scoppia il caso ItaliaOnline. L’azienda, che è nata dalla Seat Pagine Gialle e che controlla i portali web Libero e Virgilio e che oggi appartiene al finanziere egiziano Naguib Sawiris (attraverso una finanziaria con base in Lussemburgo), ha annunciato oggi la chiusura della sede di Torino

Lavoro: dopo Embraco scoppia il caso ItaliaOnline. Annunciati 400 esuberi, 248 a Torino

Dopo la Embraco scoppia il caso ItaliaOnline. L’azienda, che è nata dalla Seat Pagine Gialle e che controlla i portali web Libero e Virgilio e che oggi appartiene al finanziere egiziano Naguib Sawiris (attraverso una finanziaria con base in Lussemburgo), ha annunciato oggi la chiusura della sede di Torino nell’ambito di un processo di ristrutturazione iniziato da mesi. In gioco, a Torino, ci sono 248 posti di lavoro che diventano circa 400 contando altre sedi

A dare l’annuncio della decisione, che era già nell’aria, è stata la sindaca di Torino, Chiara Appendino, che ha spiegato: “Abbiamo appena appreso della notizia della chiusura della sede torinese di Italiaonline e dei 248 esuberi. L’atteggiamento dei vertici della società è inaccettabile e vergognoso. Ci sentiamo presi in giro”. Proprio la scorsa settimana, infatti, sindaca e presidente del Piemonte, Sergio Chiamparino, avevano chiesto un incontro con la società: richiesta rispedita ai mittenti con la giustificazione che l’incontro sarebbe stato possibile solo dal 19 marzo. Il 16 marzo prossimo, invece, è previsto un cda che sancirà quanto già annunciato oggi in Assolombarda (la sede di ItaliaOline è stata infatti spostata dal 2016 a Milano). “A questo punto – ha detto ancora Appendino – è evidente che tutte le decisioni erano già state prese. Una mancanza di rispetto verso le Istituzioni, i lavoratori e le loro famiglie che non lasceremo soli. Chiederemo un nuovo incontro sperando che questa volta non sia inascoltato e soprattutto che quanto deciso non sia definitivo”.

L’azienda aveva avviato un piano di ristrutturazione alla fine del 2016 con la prospettiva di terminarlo a metà del 2018. Attualmente nella sede di Torino di ItaliaOnline ci sono 104 dipendenti in cassa integrazione straordinaria a zero ore e 170 in cassa a rotazione. L’incontro di oggi in Assolombarda era stato convocato per “discutere della situazione aziendale” che, stando ai numeri circolati, non sarebbe però preoccupante. Nei primi nove mesi del 2017 ItaliaOnline ha fatto 249 milioni di ricavi, in calo rispetto ai 280 milioni dello stesso periodo del 2016, ma comunque con 8 milioni di euro di utile netto.

Fonte: Sir
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