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professioni sanitarie

Lunedì 2 ottobre, Giornata internazionale dell'educatore professionale

Nella mattinata la segreteria dell'ordine professionale risponde alle domande

Lisa Cantoni

Lunedì 2 ottobre ricorre la Giornata internazionale dell’Educazione professionale, istituita a partire dal 2009 dall’Aieji, Associazione internazionale degli educatori professionali. In Italia, i professionisti di questo settore fanno parte dell’Ordine dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie. 

In occasione della Giornata, nella mattinata di lunedì 2 – fra le 9 e le 12 - la segreteria dell’Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitare delle Province di Forli-Cesena e Rimini (tel. 0547 384148) sarà a completa disposizione dell’utenza per rispondere a domande e curiosità relative ai servizi forniti dagli Educatori professionali.  

Oggi, nelle due province di Forlì-Cesena e Rimini, gli Educatori professionali sono più di 250, fra iscritti all’Albo (cioè con diploma universitario abilitante) e negli Elenchi speciali (istituiti con DM nel 2019, comprendono operatori con specifica esperienza anche se privi di diploma universitario). 

Il profilo ministeriale dell’Educatore professionale, istituito nel 1998, descrive l’Educatore professionale come l’operatore sociale e sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante, attua specifici progetti educativi e riabilitativi - nell’ambito di un progetto terapeutico elaborato da un’équipe multidisciplinare - volti a uno sviluppo equilibrato della personalità con obiettivi educativo/relazionali, in un contesto di partecipazione e recupero alla vita quotidiana; cura il positivo inserimento o reinserimento psico-sociale dei soggetti in difficoltà.

Inoltre, l’Educatore programma, gestisce e verifica interventi riabilitativi mirati al recupero e allo sviluppo delle potenzialità dei soggetti in difficoltà, al fine di raggiungere livelli più avanzati di autonomia, in modo coordinato e integrato con le altre figure professionali, con il coinvolgimento diretto dei soggetti interessati e delle loro famiglie, sviluppando un lavoro di rete. 

Per fare questo, l’Educatore professionale svolge le proprie attività all’interno di servizi e strutture socio-sanitarie riabilitative. 

“I nostri settori di intervento sono molteplici – sottolinea la cesenate Lisa Cantoni, Educatrice professionale dal 2010 e oggi membro del Consiglio direttivo dell’ordine -. Ci occupiamo di minori, salute mentale, dipendenze patologiche, disabilità, anziani… Un ambito molto ampio, rivolto ad ogni fascia di età, e relativo ai settori di vulnerabilità e fragilità”.

 

Un lavoro la cui richiesta è in continuo aumento. “In particolare – continua Cantoni - dopo il Covid i settori di vulnerabilità e fragilità sono andati ad ampliarsi, e ogni disagio è cresciuto. Come educatori siamo chiamati a una formazione continua, perché i bisogni prioritari dell’utenza si modificano: l’educatore è chiamato a confrontarsi sempre con richieste nuove, perciò è un bene che – oltre alle proprie competenze relazionali – lavori sulla base di strumenti fondati sull’evidenza scientifica”.

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