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Maltempo: Coldiretti, con grandine e bombe d’acqua distrutto in alcune aree l’80 per cento dei raccolti

Campi allagati e raccolti devastati sono gli effetti del maltempo rilevati nelle campagne dal monitoraggio della Coldiretti con la grandine che è stata l’evento climatico più grave per i danni irreversibili che ha provocato ai raccolti

Foto archivio SIR/Marco Calvarese

Il maltempo con trombe d’aria, nubifragi, grandinate di dimensioni anomale e precipitazioni violente ha colpito a macchia di leopardo le campagne dal Lazio alla Campania, dalla Puglia alla Sicilia provocando vittime e danni con la perdita in alcune zone fino all’80 per cento dei raccolti senza peraltro contribuire a sconfiggere la situazione di grave siccità. È quanto emerge dal monitoraggio Coldiretti che esprime cordoglio per il quarantenne agricoltore siciliano morto colpito da un fulmine mentre andava a controllare le pecore mentre scatta l’allerta della protezione civile in 5 regioni del Sud in riferimento all’ultima ondata di perturbazioni che si è abbattuta sulla penisola.

Campi allagati e raccolti devastati sono gli effetti del maltempo rilevati nelle campagne dal monitoraggio della Coldiretti con la grandine che è stata l’evento climatico più grave per i danni irreversibili che ha provocato ai raccolti, visto che in una manciata di minuti è in grado di distruggere il lavoro di un anno intero. In Campania negli ultimi tre giorni – secondo il monitoraggio Coldiretti – ci sono state almeno cinque violente grandinate che hanno devastato uva, olive e verdure di stagione tra Avellino, Benevento e Caserta con perdite fino all’80 per cento, mentre nel Salernitano una bomba d’acqua ha provocato l’allagamento dei campi di cipollotto azzerando la produzione. La Puglia ha dovuto fare i conti con un tornado che ha colpito il Salento nel Capo di Leuca e con un nubifragio nel Foggiano.

Oltre a uva e olive il maltempo ha colpito anche ortaggi e legumi sono state le coltivazioni più colpite dal maltempo che non ha risparmiato vere e proprie eccellenze del territorio come i fagioli e lenticchie della Tuscia in provincia di Viterbo. “Gli eventi estremi – sottolinea Coldiretti – si sono abbattuti nel centro sud su terreni secchi non riescono ad assorbire con l’acqua che cade e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti e facendo salire il conto dei danni. Ma a preoccupare sono anche gli incendi favoriti dal mix esplosivo caldo e siccità con danni incalcolabili dal punto di vista economico e ambientale tanto che ci vorranno almeno 15 anni per ricostruire l’habitat nei boschi andati distrutti dalle fiamme”. E a essere colpite “sono state anche aziende agricole e campi coltivati. Siamo di fronte – conclude Coldiretti – a un impatto devastante con danni all’agricoltura che superano i 6 miliardi di euro, pari al 10 per cento della produzione nazionale”.

Fonte: Sir
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