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Medici specializzandi, la Regione finanzia 72 contratti di formazione

I finanziamenti dell'Emilia-Romagna sono ripartiti tra i quattro Atenei: 28 vanno all'Università degli Studi di Bologna

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Chirurghi, geriatri, pediatri, neurologi. Ma anche specialisti in malattie dell’apparato respiratorio, cardiovascolare, ortopedici, radioterapisti. Anche quest’anno la Regione Emilia-Romagna conferma il proprio impegno per far sì che i medici specializzati siano, nel più breve tempo possibile, in numero adeguato alle necessità del sistema sanitario. E lo fa finanziando con un milione e 725 mila euro di risorse proprie la prima annualità di 72 contratti di formazione specialistica, che si vanno ad aggiungere a quelli garantiti dallo Stato. Con questo stanziamento, la Regione consentirà l’attivazione dello stesso numero di contratti aggiuntivi della passata annualità.

“La Regione - sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute Raffaele Donini - fa la propria parte per risolvere un problema che è di carattere nazionale, e a cui il Governo ha deciso di far fronte anche attraverso risorse del Pnrr”.

L’incremento dei contratti di formazione specialistica finanziati complessivamente dallo Stato è frutto dell’anticipazione di risorse assicurate dal Pnrr, una risposta al fabbisogno di medici da formare fortemente espresso in sede di Conferenza Stato-Regioni.

Il quadro è molto ampio: in Emilia-Romagna i 72 contratti finanziati con fondi regionali si vanno ad aggiungere ai 1.876 garantiti dallo Stato per le Scuole di specialità attivate nelle Università. Ce ne sono poi 31 finanziati da altri enti28 riservati a medici dipendenti dal Servizio sanitario nazionale. Nel complesso, si arriva a 2.007 contratti di formazione specialistica sul territorio, a fronte dei 1.539 dello scorso anno: 468 in più.

Un incremento di oltre il 30 per cento, che permette di raggiungere la massima capacità formativa delle Scuole di specializzazione di area sanitaria dei quattro Atenei dell’Emilia-Romagna.

Per quanto riguarda gli ambiti di specializzazione, gli incrementi più significativi sono stati ad Anestesia (dai 156 contratti dell’anno accademico passato ai 218 di questo), Chirurgia generale (da 69 a 79), Geriatria (da 47 a 50), Igiene e Medicina preventiva (da 53 a 76), Medicina d’emergenza - urgenza (da 117 a 140), Pediatria (da 79 a 100). Sulla suddivisione per Atenei, 785 contratti sono in capo all’Università degli Studi di Bologna, 527 a Università di Modena-Reggio Emilia, 352 all’Università di Ferrara e 343 a quella di Parma.

Dei 72 contratti finanziati dalla Regione28 sono destinati all’Università di Bologna - Alma Mater Studiorum, per una spesa relativa al primo anno di 625mila euro; 18 all’Università degli Studi di Modena-Reggio Emilia, per 450mila euro; 14 all’Università degli Studi di Parma, per 350mila euro, e 12 all’Università degli Studi di Ferrara, per 300mila euro.

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