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Emergenza sanitaria

Metalmeccanici pronti allo sciopero: "Vogliamo lavorare in sicurezza"

Dichiarazione congiunta dei responsabili cesenati di Fim-Cisl Davide Drudi, Fiom-Cgil Saverio Biguzzi e Uilm-Uil Fabrizio Ronconi

La Camera del lavoro di Cesena

In una dichiarazione congiunta dei responsabili cesenati di Fim-Cisl Davide Drudi, Fiom-Cgil Saverio Biguzzi e Uilm-Uil Fabrizio Ronconi, i sindacati dei metalmeccanici chiedono più sicurezza sul posto di lavoro.

"I metalmeccanici stanno affrontando con senso di responsabilità la situazione straordinaria determinata dall’emergenza coronavirus - spiegano i vertici delle tre sigle confederali - garantendo la tenuta complessiva e difeso la salute e la sicurezza, realizzando accordi per produrre in sicurezza, integrando il Protocollo per la tutela della salute negli ambienti di lavoro con valutazioni mirate alla specifica realtà produttiva. Nel testo del decreto del 22 marzo, viene consentito lo svolgimento di attività funzionali alle filiere, di quelle previste dal decreto e ai settori strategici, lasciando piena discrezionalità alle imprese di determinarle fatta salva comunicazione al Prefetto. In merito a tale discrezionalità, esprimiamo forte preoccupazione in quanto a oggi, un numero consistente di imprese soggette al fermo produttivo, in virtù di questa “finestra”, hanno inviato comunicazione al Prefetto per continuare a produrre".

"Le aziende che possono operare, sempre nel rispetto del Protocollo condiviso del 14 marzo 2020, hanno il nostro sostegno. Riteniamo invece un atteggiamento irresponsabile il prosieguo di quelle attività produttive che non siano strettamente necessarie, cruciali, indispensabili a garantire beni e servizi essenziali. Abbiamo sempre messo al primo posto, rispetto a qualunque altra valutazione, la salute e la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici. Per questo, FIM-CISL, FIOM-CGIL e UILM-UIL, continueranno un attento monitoraggio del Territorio al fine di  verificare l’evoluzione  in merito alle sopra esposte criticità. Nel caso tali criticità dovessero non rientrare, non escludiamo iniziative di mobilitazione in tutto il territorio a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici che operano in imprese ove non ricorrano le condizioni di sicurezza definite nel Protocollo condiviso del 14 marzo 2020".

Fonte: Comunicato stampa
Metalmeccanici pronti allo sciopero: "Vogliamo lavorare in sicurezza"
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