Morto a soli 48 anni il maestro Ezio Bosso, pianista e compositore

Il maestro Ezio Bosso, direttore d'orchestra, pianista e compositore, è morto a Bologna a soli 48 anni. Era affetto da tempo da una malattia degenerativa.

L'ultima sua apparizione nel cesenate risale al 2016, con un concerto al teatro Petrella di Longiano. Nello stesso anno si esibì in una stipata piazza Garibaldi a Cervia.

“È con immenso dolore che apprendo della scomparsa di Ezio Bosso. Si è spento a Bologna, la città dove aveva scelto di abitare, regalando a tutti noi momenti indimenticabili. Perdiamo un’artista unico e un uomo straordinario, il cui amore per la vita e la cultura saranno per sempre un esempio”. Così ha commentato il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, dopo la notizia della morte del compositore e direttore d’orchestra.

“Un musicista apprezzato nel mondo e una persona splendida, un emiliano d’adozione che a Bologna aveva deciso di impegnarsi anche per i tanti giovani che lo seguivano, per il Teatro Comunale, senza mai perdere il sorriso e la volontà di andare avanti nonostante la terribile malattia che lo affliggeva da tempo. Ci mancherà. Voglio esprimere il cordoglio più sentito ai suoi cari a nome mio personale e di tutta la Regione.  Pur in questo momento di profonda tristezza - chiude il presidente della Regione - resta l’orgoglio di averlo avuto qui, nella nostra comunità regionale. Una presenza e una lezione indimenticabili. Grazie Maestro”.

L'ex europarlamentare Damiano Zoffoli ha invece definito Bosso "un grande europeo" ricordando l'intervento del maestro alla Conferenza sul patrimonio europeo nel giugno 2018. In quell'occasione Bosso parlò dell'importanza della musica per imparare ad ascoltare gli altri e superare i confini. Al termine del suo intervento, gli venne tributata una standing ovation.

“La musica è sempre stata una connessione fondamentale tra cielo e terra. È un gesto d'amore” aveva dichiarato l'artista nello scorso febbraio ospite della trasmissione “A Sua Immagine” (Rai Uno).

"La musica per me è vita: è una un’amica, una compagna sincera… è la mia salvezza, la nostra salvezza - aveva aggiunto -. Nella fede troviamo una radice in cui poterci ancorare per non essere spazzati via”.