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Elezioni Politiche 2022

Parlamento, all’uninominale cappotto del centrodestra in Romagna

Quattro deputati eletti all’uninominale su quattro seggi disponibili per la Camera, due senatori eletti all’uninominale su due seggi disponibili per il Senato. È un cappotto quello del centrodestra alle elezioni politiche 2022, per cui si è votato ieri, nelle province romagnole di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, cui aggiungiamo anche Ferrara per via del collegio condiviso al Senato

Parlamento, all’uninominale cappotto del centrodestra in Romagna

Quattro deputati eletti all’uninominale su quattro seggi disponibili per la Camera, due senatori eletti all’uninominale su due seggi disponibili per il Senato.

È un cappotto quello del centrodestra alle elezioni politiche 2022, per cui si è votato ieri, nelle province romagnole di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, cui aggiungiamo anche Ferrara per via del collegio condiviso al Senato.

Si resta ora in attesa del calcolo proporzionale e dei resti per quanto riguarda la parte plurinominale [VEDI AGGIORNAMENTO IN FONDO], che in Romagna vedrà eleggere altri sei deputati (tra le province di FC, RA, RN, FE) e cinque senatori (in un territorio pari a metà regione, con le province romagnole, Ferrara, Bologna e un pezzo del modenese). Questi eletti saranno “pescati” dai listini dei diversi partiti seguendo l’ordine in cui erano indicati sulla scheda.

Camera dei deputati - uninominale

In provincia di Forlì-Cesena è stata eletta la reggiana Gloria Saccani (Forza Italia) con il 40,37 per cento dei voti (FdI 26,11 per cento, Lega 7,17, Forza Italia 6,54, Noi moderati 0,55). Il principale sfidante, Massimo Bulbi per il centrosinistra, risulta staccato di sei punti al 34,47 per cento (Pd 26,93 per cento, Alleanza Verdi-Sinistra 4,07, +Europa 3,08, Impegno civico Di Maio 0,38).

Seguono Paolo Pasini dei Cinque stelle con il 9,26 (sei punti in meno del risultato nazionale del Movimento). Il cosiddetto “Terzo polo”, nei fatti quarto polo, con l’8,73 per cento di Luca Ferrini è di un punto percentuale al di sopra della media nazionale.

Tutte le altre liste si fermano sotto al 3 per cento, con l’exploit di Daniele Valentini per Italexit al 2,48 per cento, oltre mezzo punto in più del risultato nazionale della lista di Paragone. Seguono Italia Sovrana e popolare (ex Potere al Popolo) con 1,42 per cento, Vita 1,39 per cento, Unione popolare (De Magistris) 1,08 per cento, Partito animalista 0,61, lista De Luca sindaco d’Italia 0,10, lista Mastella 0,08.

In provincia di Ravenna è eletta Alice Buonguerrieri (Fratelli d’Italia) con 37,32 per cento dei voti (FdI 24,06 per cento, Lega 7,33, Forza Italia 5,35, Noi moderati 0,58). Supera di uno 0,02 per cento la candidata di centrosinistra Ouidad Bakkali, fermatasi al 37,30 (Pd 29,91 per cento, Alleanza Verdi-Sinistra 3,74, +Europa 3,30, Impegno civico Di Maio 0,35).

Marta Rossi dei Cinque stelle ha raccolto il 9,45 per cento, mentre Chiara Francesconi (Calenda) l’8,72 per cento.

Sotto il tre per cento troviamo Italexit (2,33 per cento), Italia Sovrana e popolare (1,45 per cento), Vita (1,25 per cento), Unione popolare (1,20 per cento), partito Animalista (0,72 per cento), lista De Luca sindaco d’Italia (0,17 per cento), lista Mastella (0,08 per cento).

In provincia di Rimini è eletto il forlivese Jacopo Morrone (Lega) con il 42,95 per cento dei voti (FdI 27,87 per cento, Lega 7,69, Forza Italia 6,61, Noi moderati 0,79). Ha staccato di otto punti percentuali l’ex sindaco Andrea Gnassi, che con il centrosinistra si ferma al 34,80 per cento (Pd 28,05 per cento, Alleanza Verdi-Sinistra 3,68, +Europa 2,51, Impegno civico Di Maio 0,55).

I cinque stelle con Mariano Gennari raccolgono l’8,98 per cento dei consensi, mentre il terzo polo con Francesco Alessandro Petrillo è inchiodato ad un 5,64 per cento, ben al di sotto della media nazionale.

Sotto il tre per cento sfilano Italexit (2,50 per cento), Vita (1,96), Italia Sovrana e popolare (1,39), Unione popolare (1,02), partito Animalista (0,60), lista De Luca sindaco d’Italia (0,09), lista Mastella (0,06).

In provincia di Ferrara è eletto Mauro Malaguti (Fratelli d’Italia) con il 47,72 per cento (FdI 30,29 per cento, Lega 10,36, Forza Italia 6,47, Noi moderati 0,60), staccando di ben 17 punti la candidata di centrosinistra Paola Boldrini, ferma al 30,43 per cento (Pd 23,77 per cento, Alleanza Verdi-Sinistra 3,49, +Europa 2,81, Impegno civico Di Maio 0,36).

I cinque stelle raccolgono l’8,52 per cento dei consensi con Andrea Zerbini, mentre Francesco Badia (Calenda) tocca il 7,07 per cento.

Le liste minori vanno dal due per cento in giù: Italexit-Paragone (2,08 per cento), Italia Sovrana e popolare (1,24), Unione popolare (1,00), Vita (0,97), partito Animalista (0,79), lista De Luca (0,10), lista Mastella (0,07).

Senato della Repubblica – uninominale

Nel collegio Rimini-Forlì-Cesena è risultata eletta Marta Farolfi con il 42,08 per cento delle preferenze (FdI 27,71 per cento, Lega 7,64, Forza Italia 6,45, Noi moderati 0,78).

Il centro sinistra, con Simona Emanuela Anna Carolina Viola, è staccato di nove punti al 33,27 per cento (Pd 25,94 per cento, Alleanza Verdi-Sinistra 4,00, +Europa 2,99, Impegno Civico Di Maio 0,34).

Terzo posto per Marco Croatti del Movimento cinque stelle (9,41 per cento), mentre Leardini Elena (Calenda) segna un 7,73 per cento.

Liste minori: Italexit-Paragone 2,47 per cento, Vita 1,63, Italia sovrana e popolare 1,24, Unione popolare 1,02, partito Animalista 0,65, Alternativa per l’Italia-No green pass 0,31, Destre unite 0,11, lista Mastella 0,07.

Nel collegio Ravenna-Ferrara è stato confermato senatore Alberto Balboni con il 42,09 per cento dei voti (FdI 26,95 per cento, Lega 8,87, Forza Italia 5,71, Noi moderati 0,55).

La consigliera regionale faentina Manuela Rontini, per il centrosinistra, si ferma al 34,67 per cento (Pd 27,50, Alleanza Verdi-Sinistra 3,71, +Europa 3,13, Impegno civico Di Maio 0,33).

Il Movimento cinque stelle totalizza l’8,87 per cento con Anastasia Ruggeri, mentre il “terzo polo” con Sylvia Kranz è al 7,66 per cento.

Liste minori: Italexit-Paragone 2,21 per cento, Italia sovrana e popolare 1,13, Vita 1,12, Unione popolare 1,04, partito Animalista 0,75, Alternativa per l’Italia-No green pass 0,28, Destre unite 0,10, lista Mastella 0,08.

********** aggiornamento ore 22 **********

Per la parte plurinominale, la Romagna ha eletto con metodo proporzionale altri sei deputati (tra le province di FC, RA, RN, FE) e cinque senatori (in un territorio pari a metà regione, con le province romagnole, Ferrara, Bologna e un pezzo del modenese), più un ulteriore deputato e un ulteriore senatore grazie agli arrotondamenti dei voti tra liste (i cosiddetti “resti”). Questi sono stati “pescati” dai listini dei diversi partiti seguendo l’ordine in cui erano indicati sulla scheda.

Alla Camera si tratta di quattro deputati per il centrodestra, due al Pd e uno ai Cinque stelle, mentre al Senato vanno tre senatori al centrodestra, due al Pd e uno ai 5 stelle.

Camera dei deputati – plurinominale

Eletti per Fratelli d’Italia Tommaso Foti e Ylenja Lucaselli. Il primo è già passato all’uninominale (nel piacentino), gli subentra dunque Gianluca Vinci. Mentre la seconda è stata eletta anche nel bolognese ma non può lasciare il posto alla Buonguerrieri, già eletta all'uninominale. La Lega elegge Davide Bergamini, mentre Forza Italia Rosaria Tassinari (assessora a Forlì).

Il Partito democratico recupera col proporzionale gli sconfitti all'uninominale Andrea Gnassi e Ouidad Bakkali. I Cinque stelle eleggono Federico Cafiero De Raho il quale, essendo stato eletto anche in Calabria, dovrà scegliere il seggio. Se optasse per il sud, gli subentrerebbe Marta Rossi.

Senato della Repubblica – plurinominale

Eletti per Fratelli d’Italia Alberto Balboni e Marta Farolfi. Essendo già passati entrambi all’uninominale, gli subentrano Marco Lisei e Domenica Spinelli. La Lega elegge Lucia Borgonzoni.

Il Pd manda a palazzo Madama Daniele Manca e Sandra Zampa. I Cinque stelle riconfermano Marco Croatti.

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