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Ricky Memphis a Tv2000: “Non sono un bravo cristiano ma divento un crociato con chi va contro Cristo”

L'attore romano: "I cristiani non devono essere bravi perchè ci pensa Cristo a essere bravo". Ospite di "Beati voi. Tutti santi", in onda domani, mercoledì 14 marzo, alle 21,05

Beati voi, su Tv2000. Nella foto i conduttori Claudia Benassi e Giovanni Scifoni

“Non so per quale motivo, sia nel mio ambiente che in tutta la società puoi parlare di tutto, puoi credere a tutto, ma se parli di Cristo o della Chiesa Cattolica tutti si scatenano contro di te con frasi fatte e disinformazione”. Così Ricky Memphis si racconta a Tv2000 nel programma “Beati voi- Tutti Santi” condotto da Giovanni Scifoni con Claudia Benassi, in onda mercoledì 14 marzo alle 21.05.

L’attore romano spiega che talvolta si trova a difendere il suo essere cristiano e dice: “Con le persone - che vanno contro Cristo (ndr) - io reagisco e discuto. Ma ho la fortuna di avere attorno, anche sul lavoro, persone intelligenti che sanno discutere e alla fine quello che non lo sa fare sono io. Sono cristiano, ma non sono un bravo cristiano e reagisco male. Mi altero e divento veramente un crociato”. L’attore interviene nella settima puntata del programma dedicata a San Giovanni Bosco: figura conosciuta, fondatore della Famiglia Salesiana. Don Bosco è uno dei grandi santi sociali torinesi dell’Ottocento, visionario costruttore di utopie, seppe ripartire dagli ultimi – i ragazzi dimenticati della rivoluzione industriale – per edificare una nuova idea di futuro e ridare slancio alla Chiesa, allora in crisi di fronte all’anticlericalismo dello Stato Sabaudo.
Al centro l’educazione: Giovanni Bosco viene narrato nella sua sorprendente attualità come uno straordinario innovatore; un uomo di Chiesa che seppe trovare una via di ricostruzione del tessuto sociale partendo dai più deboli, conscio dei problemi del suo tempo, tempo che per molti versi somiglia al nostro.

Ospiti in studio, oltre a Ricky Memphis, anche Maria Clotilde Pini, 70 anni di insegnamento, ultima allieva vivente e in attività di Maria Montessori; Luigi Rutigliani, professore alle prese con le criticità dei ragazzi di oggi; Francesco Riva e Emmanuel Galli, giovani attori che hanno trasformato la loro esperienza personale (rispettivamente di “bullizzato” e di “bullo”) in uno spettacolo teatrale che affronta il tema della violenza giovanile; don Gino Rigoldi, cappellano del carcere minorile Cesare Beccaria di Milano e fondatore di Comunità Nuova, punto di riferimento sulla questione del recupero dei giovani.
La copertina di Stefania Casellato, utilizzando la poesia della metafora sul “trovare il proprio posto nella vita”, racconta per immagini il senso della missione educativa di Don Bosco. Arricchiscono la narrazione i servizi esterni di Giacomo Visco Comandini, che ha intervistato Benedetta Tobagi, autrice di una ricerca sull’integrazione degli studenti stranieri nelle scuole italiane; di Giuseppe Bentivegna, che è andato nel carcere di Nisida per raccontare la vita dei ragazzi in cerca di una redenzione; e di Claudia Benassi, che racconta l’atto di generosità e fiducia di un imprenditore nei confronti di un giovane in gravi difficoltà economiche.

Il catechista della puntata è Johnny Dotti, pedagogista, presidente di Welfare Italia Servizi, cresciuto a pane, don Milani, don Mazzolari e don Bosco.

Come sempre, a dare ritmo alla narrazione di Giovanni Scifoni e Claudia Benassi la musica della band torinese ‘Eugenio in Via di Gioia’.

La regia è di Valentina De Renzis.

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