Dall'Italia
stampa

Romagna acque, disco verde all’unanimità per il bilancio

L'assemblea dei soci di Romagna Acque-Società delle Fonti ha approvato oggi il preconsuntivo di bilancio e il budget previsionale. Per il futuro la società guarda con attenzione a nuovi invasi in Romagna

La diga di Ridracoli

L'assemblea dei soci di Romagna Acque-Società delle Fonti ha approvato oggi il preconsuntivo di bilancio e il budget previsionale all’unanimità.

Un “segno di fiducia e di stimolo, specie per le prospettive future” ha commentato il presidente della società Tonino Bernabé in una conferenza stampa online.

Il contesto

La società ha pagato un prezzo altissimo al Covid, con la morte del direttore generale, Andrea Gambi, lo scorso 23 marzo. Dal primo gennaio entrerà in carica come nuovo Dg Giannicola Scarcella.

Utilitalia, la Federazione che riunisce le aziende operanti nei servizi pubblici dell’acqua, dei rifiuti, del gas e dell’energia elettrica (cui aderisce anche Romagna Acque) ha raccolto 1.470 progetti per un valore di 17,4 miliardi affinché il mondo delle utility possa contribuire alla ripresa del paese. La stima è che questi investimenti possano avere un impatto potenziale sul Pil del 1,02% ed effetti positivi sull’occupazione pari a 234mila nuovi posti di lavoro.

Ad oggi l’Emilia-Romagna è una delle regioni con il più alto stock pro capite di infrastrutture idriche e con livelli di servizio decisamente buoni.

La situazione in Romagna

I lockdown e l’assenza di turismo primaverile hanno ridotto i consumi idrici, così per Romagna acque il volume di vendita 2020 è stimato in 109 mln/mc di acqua, (un decremento sul budget di circa 4,5 milioni di metri cubi e di 2,5 milioni sui volumi venduti nel 2019).

Il livello di invaso della diga di Ridracoli, prossimo alla tracimazione a dicembre 2019, e l’andamento idrologico dei primi mesi del 2020 hanno permesso soprattutto nella prima parte dell’anno una produzione estremamente favorevole. Tenuto conto dei bassi apporti nella seconda parte dell’anno, il volume ad oggi invasato presso la diga impone una riduzione del prelievo da questa fonte, con necessità di più incisive integrazioni sia dalle fonti locali di falda che dell’acqua derivata del Po, trattata presso l’impianto di Bassette di Ravenna.

A fine novembre c’erano 11 milioni di metri cubi in diga – ha commentato il presidente – e non sapevamo se a dicembre ci sarebbe stata o meno una svolta. Oggi la disponibilità di acqua è quasi quasi raddoppiata, per la piovosità e la neve in Campigna, ma abbiamo comunque oltre nove milioni di metri cubi in meno rispetto ad anno scorso. Ad ogni modo, l’inversione di tendenza è avvenuta”.

I dati di bilancio

Il preconsuntivo 2019 quantifica un valore della produzione di 56,8 milioni di euro, con un decremento di 1,9 milioni rispetto al budget. Il risultato prima delle imposte è di 7,8 milioni euro, superiore al budget di 1,6 milioni di euro, e pari a circa il 13,7% del valore della produzione. Il budget 2020 individua un valore della produzione di euro 58, 6 milioni di euro, con un utile di esercizio previsto in 4,8 milioni di euro.

Si confermano inoltre le rinunce tariffarie proposte da Atersir ed accettate da Romagna Acque, che incidono sul conto economico 2019 per 3,7 milioni di euro (oltre a 2,2 milioni con effetto finanziario). Il dato aggregato del periodo 2020-2023 registra rinunce per complessivi 17,2 milioni di euro.

Futuri investimenti

Nel triennio 2021-2023 si prevede un valore di investimenti infrastrutturali di oltre 38 milioni di euro. “Bisogna mettersi in sicurezza, l’acqua non si può dare per scontata” ha ammonito il presidente Bernabè.

Le principali opere previste sono la “terza direttrice” (condotta impianto Standiana-Forlimpopoli-Casone e condotta Casone-Torre Pedrera), il raddoppio della condotta tra Russie la derivazione Lugo-Cotignola, il secondo tratto del Canale Carrarino nel ravennate, la condotta San Giovanni in Marignano – Morciano, un nuovo magazzino a Forlimpopoli con impianto fotovoltaico. Sono infine in corso i lavori sia per il revamping dell’impianto di potabilizzazione di Bellaria che per la manutenzione straordinaria e miglioramento sismico delle vasche di accumulo finale dell’impianto di potabilizzazione di Bassette a Ravenna.

L’ipotesi di nuovi invasi

A metà ottobre, la società ha presentato all’assessorato regionale all’Ambiente i risultati di una ricerca dedicata alla possibile progettazione di nuovi invasi in Romagna: per affrontare, nel lungo periodo, problemi di siccità dovuti ai cambiamenti climatici.

Una proposta che non solo è stata registrata con interesse dall’assessore regionale Irene Priolo, ma ha visto nelle settimane successive ulteriori approfondimenti e significative aperture territoriali. In particolare, sul tema sono tornati sia il presidente di Confindustria Romagna, Paolo Maggioli, che il neopresidente di Confcooperative Romagna, Mauro Neri, dedicandovi passaggi significativi delle loro relazioni alle rispettive assemblee.

Il tema sarà certamente fra i principali anche per quanto riguarda la discussione da portare avanti nel corso del 2021: “Avere maggiori stoccaggi idrici nelle aree interne aumenterà la disponibilità di acqua ma, soprattutto, permetterà di utilizzare meno fonti di qualità inferiore e di ridurre i rischi di subsidenza” ha concluso Bernabè.

vertici romagna acque 2020

Da sinistra: il nuovo Dg di Romagna Acque Giannicola Scarcella, il presidente Tonino Bernabè e il suo vice Roberto Biondi

Creative Commons - attribuzione - condividi allo stesso modo
Romagna acque, disco verde all’unanimità per il bilancio
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti) disabilitato.

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento