lettere in redazione
Salvini chiede i pieni poteri e non è detto che il popolo non glieli dia
La storia può ripetersi. Scrive l'affezionato lettore Marino Savoia
Caro direttore, mi permetti un flash sulla politica? La storia può ripetersi. In democrazia abbiamo un leader politico di nome Salvini che chiede pieni poteri. Il 40% degli italiani che lo vota sarebbe disposto a concederli. Per certi versi, mi ricorda il balcone di piazza Venezia a Roma, quando Mussolini ufficializzò l'entrata in guerra dell'Italia e il popolo esultò andando in delirio.
Quello che mi stupisce è il silenzio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, garante della democrazia e salvaguardia delle Istituzioni. Come Mussolini, specialista nella comunicazione, Salvini si è inventato slogan accattivanti che fanno presa in molti italiani. Il più gettonato è "PRIMA GLI ITALIANI". Mi "congratulo" con Salvini perché anche con T-shirt indossate a seconda degli eventi, strappa ovazioni e consensi. Ha superato lungamente il maestro degli slogan politici della seconda Repubblica, Silvio Berlusconi.
Se è il popolo sovrano a decidere, dia pure pieni poteri a Salvini. Si può anche non rispettare la Costituzione, in questo strano Paese e strano concetto di democrazia. Forse è il risultato di una sinistra non più sinistra: le destre non hanno, al momento, più rivali e antagonisti.
Da ultra settantenne e orfano di Berlinguer, rimpiango, per certi versi, la Prima Repubblica, dove uno slogan recitava che i Comunisti "mangiavano i bambini".
In politica, avevamo comunque uomini validi al centro e a sinistra.
Buon proseguimento delle ferie.
Marino Savoia
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