Sicurezza
Si è svolta oggi la seduta del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduta dal Prefetto Antonio Corona
Presenti, per il cesenate, i sindaci dei Comuni di Cesena, Gambettola e Montiano. Siglati i protocolli "Scuole sicure" e "Controllo di vicinato"
Si è svolta oggi, presso la Prefettura di Forlì-Cesena, una seduta del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduta dal Prefetto Antonio Corona e a cui hanno partecipato i sindaci di Forlì, Cesena, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Gambettola, Meldola e Montiano, oltre al Questore della provincia di Forlì-Cesena, al Comandante provinciale dei Carabinieri, al Comandante provinciale della Guardia di finanza, nonché l’Ufficio scolastico regionale – Ufficio VII sede di Forlì-Cesena.
In particolare, con i Sindacidi Forlì e di Cesena - destinatari dei fondi per il finanziamento di iniziative volte alla prevenzione e al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi degli istituti scolastici riferite all’arco temporale del prossimo anno scolastico 2019/2020 - è stato sottoscritto l’accordo denominato "Scuole sicure 2019/2020”, recante gli impegni assunti per la realizzazione dei progetti approvati dal Ministero dell’interno che, per la loro realizzazione, ha stanziato 43.083,65 euro per il Comune di Cesena e di 48.118,11 euro per il Comune di Forlì.
A seguire, con i Sindaci di Castrocaro Terme e Terra del Sole, Gambettola, Meldola e Montiano, sono stati sottoscritti specifici protocolli d’intesa per favorire, nei rispettivi ambiti territoriali, la realizzazione del “Controllo di vicinato”, con l’obiettivo di coadiuvare le Forze di polizia nella prevenzione del crimine e nella individuazione delle condizioni che lo favoriscono, aumentando la percezione di sicurezza e la vigilanza; favorire lo sviluppo di una cultura della partecipazione alle tematiche della sicurezza urbana e della collaborazione attiva dei cittadini attraverso una comunicazione efficace, veloce e organizzata; migliorare il rapporto tra Forze di polizia, Polizia locale e Comunità, scambiando informazioni tramite un “Coordinatore” che le raccolga e le trasferisca alle Forze di polizia.
I protocolli sono corredati da un apposito vademecum esplicativo dell’attività che potrà essere svolta dai gruppi di vicinato e dai coordinatori degli stessi che, in ogni caso dovranno limitare il proprio intervento a una attività di mera osservazione; astenersi da incaute iniziative personali o comportamenti imprudenti, che potrebbero determinare situazioni di pericolo per se medesimi o altri e compromettere l’attività delle Forze di polizia; evitare di sconfinare in eventuali, possibili forme di pattugliamento attivo, individuale o collettivo del territorio.
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