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EMILIA ROMAGNA

Tagli al fondo editoria. La Regione Emilia Romagna chiede al Governo di fare un passo indietro

La Legge regionale sull’editoria locale approvata dall'Emilia Romagna nel 2017 sostiene lo sviluppo e la crescita del sistema diffuso dell’informazione

Tagli al fondo editoria. La Regione Emilia Romagna chiede al Governo di fare un passo indietro

E' stata approvata ieri in Assemblea Legislativa la risoluzione con cui si chiede alla Giunta di attivarsi con il Governo affinché cambi rotta e scongiurando i tagli consistenti ed unilaterali alle risorse destinate ad un settore fondamentale per la democrazia e l’informazione. Tra i firmatari della richiesta, che ha ottenuto il voto contrario di Lega e Movimento 5 Stelle, c'è la consigliera regionale Pd Lia Montalti. “Quando in gioco c’è la libertà di informazione, c’è in gioco un pezzo fondamentale della nostra democrazia. La decisione scellerata del Governo di ridurre in maniera drastica il fondo editoria, scelta confermata dalla Legge di Bilancio 2019 – afferma Montalti – andrà a colpire non le grandi testate nazionali, bensì 305 testate, perlopiù locali, che rappresentano un patrimonio per tutta la comunità sia dal punto di vista dell’occupazione - parliamo di 10.000 posti di lavoro - sia per quel che riguarda la pluralità delle voci. Le testate locali garantiscono infatti una capillare informazione di prossimità, vicina ai territori e ai cittadini, raccontando e documentando la vita quotidiana della comunità.”

Lunedì 25 marzo a Roma si sono tenuti gli Stati generali dell’editoria voluti dal sottosegretario Crimi. Anche in questa occasione, il Governo ha deciso di escludere dalla discussione le cooperative di giornalisti e gli editori puri. Si tratta dell'ennesimo segnale di disattenzione da parte del Governo nei confronti di numerosi professionisti del mondo giornalistico.

“Come Regione Emilia-Romagna – sottolinea Montalti – abbiamo fatto una scelta diversa. Infatti, con la Legge regionale sull’editoria locale approvata nel 2017 abbiamo cercato di fare la nostra parte proprio per sostenere lo sviluppo e la crescita del sistema diffuso dell’informazione, in particolare mettendo in campo interventi a sostegno dell’occupazione di qualità e di contrasto alla precarizzazione del lavoro giornalistico.”

“La libertà di informazione – conclude Montalti – è un valore fondamentale della democrazia che viene tutelato anche dalla nostra Costituzione all’articolo 21. È necessario rendere sempre più forte questa battaglia di libertà in ogni sede. In gioco c’è la libertà di informazione che è fatta di tanti professionisti, tante realtà locali che liberamente cercano, giorno dopo giorno, di raccontare la nostra realtà riflettendo e facendo, attraverso l’informazione di qualità, un servizio per la collettività.”

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