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Turismo, 56 milioni di presenze nei primi 10 mesi. La Regione rilancia sulla qualità investendo 45 milioni

Attraverso bandi regionali, pronti a partire già all’inizio del 2019, saranno concessi contributi alle amministrazioni locali dei 14 Comuni del Distretto turistico balneare

Turismo, 56 milioni di presenze nei primi 10 mesi. La Regione rilancia sulla qualità investendo 45 milioni

Innovare, riqualificare, rigenerare lo spazio urbano e le strutture ricettive per aumentare la competitività del sistema turistico dell’Emilia-Romagna. La Regione investe 45 milioni di euro nei prossimi tre anni per finanziare i progetti delle amministrazioni locali e dei privati con l’obiettivo di attirare ancora più turisti dall’Italia e dall’estero in un comparto che anche quest’anno fa segnare un andamento record. Lo dicono i dati sui primi dieci mesi dell’anno: al 31 ottobre scorso, infatti, l’Emilia-Romagna ha superato i 56 milioni presenze turistiche, in crescita del 4,4 per cento rispetto ai 54 dello stesso periodo del 2017 (anno di per sé già straordinario con 57 milioni di presenze totali) e con 12,4 milioni di arrivi, per un aumento del 6,4 per cento. Con sempre più turisti sia dall’estero (+6,3 per cento le presenze; +8 per cento gli arrivi) che dall’Italia (+3,8 per cento le presenze; +5,8 per cento gli arrivi) e tutti i comparti in positivo: dalla Riviera che non smette di crescere (+2,1 per cento le presenze; +2,5 per cento gli arrivi) alle Città d’arte il cui boom prosegue (+12,1 per cento le presenze; +13,8 per cento gli arrivi), dall’Appennino in forte salita (+13 per cento le presenze; +8,6 per cento gli arrivi) alle località al di fuori degli itinerari tradizionali (+12,4 per cento le presenze; +7,8 per cento gli arrivi), fino alle Terme che ripartono con un deciso +8,9 per cento di presenze e un +16,3 per cento di arrivi. 

Il primo provvedimento, finanziato con 20 milioni di euro, punta a migliorare la qualità architettonica e a ridurre l’impatto sull’ambiente in circa 150 chilometri di costa, da Goro (Fe) a Cattolica (Rn), coninterventi di riqualificazione e rigenerazione dello spazio urbano come previsto dallalegge regionale sul Distretto turistico della costa.

Sono invece destinati a tutta l’Emilia-Romagna gli altri 25 milioni di euro che mirano a innalzare il livello di qualità e di innovazione e a potenziare le strutture ricettive e turistico-ricreative con un nuovo strumento incentivante per le imprese che prevede una combinazione di aiuti: dal sostegno all’accesso al credito, ai contributi a fondo perduto.

Città costiere con spazi pubblici di qualità, caratterizzati da un elevato livello di servizi e attrezzature turistiche e grande attenzione all’ambiente e alle zone di pregio naturalistico. Sono questi gli obiettivi della legge per il Distretto balneare della Costa emiliano-romagnola, che completano il quadro degli interventi messi in campo negli ultimi anni dalla Regione e aprono la strada a progetti che migliorano la qualità architettonica e ambientale degli spazi pubblici, potenziano le attrezzature per turisti e persone con disabilità, recuperano aree di degrado, migliorano la  distribuzione dei servizi,  promuovono la mobilità sostenibile, favoriscono lo sviluppo della vocazione turistica del Distretto, anche in riferimento alla Wellness Valley, e puntano a ridurre l’impatto sull’ambiente con soluzioni ecosostenibili.

Attraverso bandi regionali, pronti a partire già all’inizio del 2019, saranno concessi contributi alle amministrazioni locali dei 14 Comuni del Distretto turistico balneare: Goro, Codigoro e Comacchio, nel ferrarese; Ravenna e Cervia (Ra); Cesenatico e Gatteo Mare in provincia di Forlì-Cesena; Savignano sul Rubicone, San Mauro Pascoli, Bellaria Igea Marina, Rimini, Riccione, Misano Adriatico e Cattolica, nel riminese. 
Nel 2019 saranno erogati 5 milioni, altri 10 milioni nel 2020 e 5 milioni l’anno successivo, sarà inoltre realizzato un monitoraggio biennale da parte dell’Assemblea legislativa regionale sullo stato di attuazione dei progetti con la valutazione della riqualificazione dell’area di intervento.

È stato inserito nella legge di bilancio approvata dall’Assemblea legislativa la settimana scorsa, il nuovo strumento che intende promuovere la riqualificazione dell’offerta turistica della regione, e in particolare innalzare il livello di qualità, l’innovazione e il potenziamento delle strutture ricettive e turistico-ricreative di tutta l’Emilia-Romagna.  

L’obiettivo, attraverso un bando pubblico, è sostenere le imprese per realizzare progetti di riqualificazione e potenziamento delle strutture attraverso una combinazione di incentivi sullo stesso investimento: a partire dall’acceso al credito, attraverso la creazione di un Fondo di contro-garanzia regionale in base al quale, attraverso i Consorzi Fidi del settore, Cassa Depositi e Prestiti possa essere garantito il finanziamento dei progetti di investimento dei privati. E poi i contributi a fondo perduto stimati in circa un 20% del valore dell’investimento complessivo.   Sarà possibile una applicazione flessibile che consenta, in relazione alle diverse esigenze degli investitori, l’utilizzo combinato delle due modalità di sostegno (contributi e controgaranzia), ma anche la sola controgaranzia.
A questo scopo la Regione ha stanziato complessivamente 25 milioni di euro, 5 per il fondo di garanzia e 20 milioni per contributi a fondo perduto per il biennio 2019-2020

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