Assemblea regionale
Una legge regionale per le persone sorde
Approvato all'unanimità il provvedimento che sensibilizza anche gli operatori della comunicazione
Via libera all'unanimità dall'Assemblea legislativa al progetto di legge per garantire l'inclusione sociale delle persone sorde, sordocieche o con disabilità uditive e per facilitare l’accesso a servizi sociosanitari dei cittadini residenti in Emilia-Romagna.
I dati affermano che in Emilia-Romagna ci sono circa 4 mila persone affette da sordità grave o profonda e, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, il 60 per cento delle perdite uditive infantili, che influiscono sullo sviluppo del linguaggio, è dovuto a cause prevenibili.
“Questa legge, frutto di un lavoro condiviso insieme alle associazioni, – afferma la consigliera regionale Lia Montalti – rappresenta una risposta concreta alle esigenze e ai bisogni di tutti coloro che vivono questa condizione di disabilità. Vogliamo garantire e facilitare l’accesso a queste persone ai servizi sociosanitari, alla scuola, all’informazione, promuovendo anche politiche e misure per la loro inclusione sociale, puntando in particolar modo sulla prevenzione e la diagnosi precoce.”
Con questa legge la Regione promuove anche la sensibilizzazione diffusa degli operatori pubblici e privati dell’informazione, della comunicazione e della cultura, finalizzata all’adozione delle tecnologie per la sottotitolazione dei programmi televisivi e cinematografici, degli spettacoli pubblici e degli eventi sociali e culturali basati sulla comunicazione verbale, nonché all’adozione della traduzione simultanea in Lis e, dove possibile, in List.
“Lo facciamo a partire dall’Assemblea legislativa – sottolinea Montalti – dove, dalle prossime sedute, sarà possibile seguire i lavori d’aula anche tramite traduzione simultanea.”
“Il voto all'unanimità di questa legge – conclude Montalti - indica che abbiamo promosso un’iniziativa importante e di civiltà, facendo un salto di qualità e anticipando ancora una volta, come Regione Emilia-Romagna, il resto del Paese.”
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