Festival Francescano, tra gli ospiti la figlia di Aldo Moro e l’ex brigatista

“Il Festival cerca di mettere in relazione i valori francescani con argomenti di grande attualità. Non solo dialogo tra religioni, ma anche e soprattutto confronto tra generazioni, culture, generi e discipline”. Lo ha affermato Cinzia Vecchi, direttrice organizzativa del Festival francescano, oggi durante la presentazione dell’XI edizione, che si terrà a Bologna dal 27 al 29 settembre.

Il tema scelto, “Attraverso parole”, vuole ricordare l’incontro tra Francesco e il sultano, avvenuto 800 anni fa esatti. Il Festival non propone una mera riflessione sul dialogo ma vere e proprie “prove” di dialogo, anche tra posizioni decisamente distanti tra di loro.

Oltre un centinaio gli eventi, tutti gratuiti, tra laboratori, spettacoli e momenti dedicati alla spiritualità. L’evento è promosso dal Movimento francescano dell’Emilia-Romagna, in collaborazione con la Fondazione Terra Santa, ed è sostenuto da Bper Banca.

Nell’illustrare il programma, Cinzia Vecchi, ha ricordato alcuni appuntamenti. Tra questi: il dibattito sui rapporti tra Occidente e Cina, con l’economista Romano Prodi e il gesuita Antonio Spadaro; quello su scienza ed etica, tra il francescano Paolo Benanti e il matematico Giuseppe O. Longo; il dibattito fra il teologo cristiano Brunetto Salvarani e il teologo musulmano Adnane Mokrani. Spazio anche all’ambiente, alla musica con Simone Cristicchi, e alla lectio magistralis, tenuta dal domenicano Timothy Radcliffe, sul dialogo fra cristiani e non credenti.

La direttrice organizzativa, nel rammentare il grande successo del 2018 con 60mila presenze registrate, 3.450 bambini impegnati in attività pensate apposta per loro, si è soffermata sull’incontro, alla presenza dell’arcivescovo di Bologna, monsignor Matteo Maria Zuppi, tra l’ex brigatista Adriana Faranda e la figlia di Aldo Moro, Agnese, che parleranno del percorso di “giustizia riparativa” che le vede coinvolte.

Anche quest’anno, si ripeterà l’iniziativa caritatevole a favore della Mensa di padre Ernesto dell’Antoniano di Bologna, a cui verranno donati dei pasti (nel 2018, 7mila), grazie al pubblico del Festival.