Dalla Chiesa
stampa

periferie geografiche

Natale 2018 dal Venezuela, "il Paese delle realtà assurde"

Ci hanno scritto i due sacerdoti fidei donum che operano nella missione di Carupano, in Venezuela, dove l'inflazione è fuori controllo

Nella foto, don Derno Giorgetti in Venezuela. Alla sua sinistra il vescovo Douglas; alla sua destra il vicario episcopale per la pastorale, monsignor Walter Amaducci

Di seguito pubblichiamo il testo arrivato poco fa in redazione e firmato dai due sacerdoti diocesani che operano nella Diocesi di Carupano, nella parrocchia di Playa Grande, nel nord est del Paese sudamericano.

"Siamo nel paese delle cose assurde: due milioni e mezzo di venezuelani se ne sono andati, anzi fuggiti. L’inflazione è arrivata al milione e trecentomila per cento e il governo non ne sembra affatto preoccupato. Verrebbe da dire che tutto è tranquillo. Tutto viene importato dalla Cina, anche l’aria, ma si tratta di un aria che toglie il respiro, la voglia di pensare e la voglia di lavorare: chi ne aveva voglia, infatti, se ne è andato.

È vero, se ne sono andati: subito te ne accorgi perché i figli, i fratelli dei tuoi amici non ci sono più. L’inflazione non è un problema riservato agli esperti; la nuova moneta – “el bolivar soberano”, risultato dei cinque zeri tolti al precedente bolivar - già non vale più niente, e perciò si ritorna a far spesa con una sporta di soldi. Sull’avvenire del Venezuela sembra scendere un silenzio di tomba: è vero, il dieci gennaio ci sarà la presa di possesso del “nuovo” presidente, che poi è sempre quello vecchio. Il Parlamento la dichiarerà illecita; molte nazioni non riconosceranno Maduro come presidente. Molti ambasciatori ritorneranno a casa. Eppure tutto seguirà come prima. Dicono che l’ombra dei colossi cinesi e russi arrivi fino in Venezuela. Ci sono anche piccole proteste, ma per cose insignificanti: i regali del presidente, la mancanza di gas e benzina; file enormi davanti le banche; la scarsità dell’acqua e la luce che va e viene. Però dopo tutto, il popolo ha deciso di fare festa lo stesso. La Chiesa ne è complice perché in tutti i settori, a qualsiasi ora del giorno e della notte, ci siamo fatti sentire con i nostri megafoni e con i nostri canti di Natale. La gente ha partecipato più dell'anno scorso. Questa è la realtà, e in questa realtà nasce il Figlio di Dio e figlio di Maria. Non resta che pregare insieme: “Gesù, Signore nostro, vieni presto!”

Auguroni e abbracci a tutti".

Don Derno e don Giorgio

Creative Commons - attribuzione - condividi allo stesso modo
Natale 2018 dal Venezuela, "il Paese delle realtà assurde"
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti) disabilitato.

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento