Dalla Chiesa
stampa

dalla biblioteca privata

Papa Francesco: Angelus, prega per il senzatetto nigeriano morto di freddo in piazza San Pietro

E aggiunge: “La vita se ne va, non lasciamo passare Gesù senza riceverlo. Fantasie del mondo sono fuochi d’artificio”

Foto d'archivio

“La salvezza non è automatica; la salvezza è un dono d’amore e come tale offerto alla libertà umana”. Lo ha detto il Papa, durante l’Angelus trasmesso in diretta streaming dalla biblioteca privata del Palazzo apostolico. “Sempre quando si parla di amore si parla di libertà”, ha proseguito a braccio: “Un amore senza libertà non è amore: l’amore è libero e richiede una risposta libera, richiede la conversione”. “Gesù non usava mezze parole”, ha detto Francesco ancora a braccio: “Si tratta di cambiare mentalità – questa è la conversione – e di cambiare vita: non seguire più i modelli del mondo, ma quello di Dio, che è Gesù”, ha spiegato Francesco. “È un cambiamento decisivo di visione e di atteggiamento”, poiché “il peccato della mondanità, che pervade tutto – ha portato nel mondo una mentalità che tende all’affermazione di sé stessi contro gli altri e anche contro Dio, e per questo scopo non esita a usare l’inganno e la violenza”. “Cupidigia, voglia di potere e non di servizio, guerre, sfruttamento della gente”, ha detto il Papa ancora a braccio: “Questa è la mentalità dell’inganno, che ha sua origine nel padre dell’inganno, il grande bugiardo, il diavolo, il padre della menzogna”.

Il messaggio di Gesù “invita a riconoscersi bisognosi di Dio e della sua grazia; ad avere un atteggiamento equilibrato nei confronti dei beni terreni; a essere accoglienti e umili verso tutti; a conoscere e realizzare sé stessi nell’incontro e nel servizio agli altri”, ha aggiunto Francesco. “Per ciascuno di noi il tempo in cui poter accogliere la redenzione è breve: è la durata della nostra vita in questo mondo”, il monito di Francesco: “Forse sembra lunga”, ha proseguito a braccio, narrando un aneddoto. “Io ricordo quando sono andato a dare l’unzione degli ammalati ad un anziano molto buono. In quel momento, prima di ricevere l’unzione e l’Eucaristia, mi ha detto: ‘Se ne è volata via la vita. Io credevo fosse eterna, se ne è volata via’”. “La vita se ne è andata, e se ne va”, ha commentato il Papa: “Essa è un dono dell’infinito amore di Dio, ma è anche tempo di verifica del nostro amore verso di lui. Perciò ogni momento, ogni istante della nostra esistenza è un tempo prezioso per amare Dio e il prossimo, e così entrare nella vita eterna”. “La storia della nostra vita ha due ritmi”, ha ricordato Francesco: “uno, misurabile, fatto di ore, di giorni, di anni; l’altro, composto dalle stagioni del nostro sviluppo: nascita, infanzia, adolescenza, maturità, vecchiaia, morte. Ogni tempo, ogni fase ha un valore proprio, e può essere momento privilegiato di incontro con il Signore. La fede ci aiuta a scoprire il significato spirituale di questi tempi: ognuno di essi contiene una particolare chiamata del Signore, alla quale possiamo dare una risposta positiva o negativa”.

“Stiamo attenti, non lasciamo passare Gesù senza riceverlo”, il monito a braccio: “Sant’Agostino diceva: ‘Ho paura di Dio quando passa’. Paura di non riconoscerlo, di non vederlo, di non accoglierlo”. Di qui la necessità di “convertirci dalla mentalità del mondo, dalle fantasie del mondo, che sono fuochi d’artificio”. “Abbiate l’abitudine di portare sempre un piccolo Vangelo in tasca o in borsa, per poterlo leggere durante la giornata, almeno tre o quattro versetti”, l’invito finale; “Il Vangelo sempre con noi”.

“Lo scorso 20 gennaio è stato trovato morto per il freddo in piazza San Pietro un senzatetto nigeriano di 46 anni di nome Edwin. La sua vicenda si aggiunge a quella di tanti altri senzatetto deceduti a Roma nelle stesse drammatiche circostanze: preghiamo per lui”. Così il Papa, al termine dell’Angelus. “Ci sia di motivo ispiratore – ha proseguito Francesco – quanto disse San Gregorio Magno dinanzi alla morte per freddo di un mendicante: quel giorno non si sarebbero celebrate Messe perché era come un Venerdì Santo”.

“Pensiamo a cosa ha sentito quest’uomo nel freddo, ignorato da tutti, abbandonato anche da noi”, l”invito del Santo Padre: “Preghiamo per lui”.

Fonte: Sir
Tutti i diritti riservati
Papa Francesco: Angelus, prega per il senzatetto nigeriano morto di freddo in piazza San Pietro
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti) disabilitato.

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento