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Papa Francesco accetta rinuncia di monsignor Giovanni D’Ercole e nomina monsignor Domenico Pompili amministratore apostolico di Ascoli Piceno

Il vescovo: “In un momento difficile come questo sento il bisogno di dedicarmi alla preghiera”. E annuncia: "Entro in un monastero in Africa"

foto SIR/Marco Calvarese

Il Papa ha accettato la rinuncia al governo pastorale della diocesi di Ascoli Piceno, presentata da monsignor Giovanni D’Ercole e ha contestualmente nominato amministratore apostolico della medesima sede monsignor Domenico Pompili, vescovo di Rieti. A darne notizia è stata la Sala Stampa della Santa Sede.

“Questa rinuncia è una scelta difficile, sofferta ma profondamente libera, ispirata al servizio della Chiesa e non per interessi personali”. Così monsignor Giovanni D’Ercole, in un video, spiega la sua scelta di rinunciare al ministero episcopale. “In un momento difficile come questo in cui regna confusione, nella società c’è tanta paura e sento profondamente il bisogno di dedicarmi alla preghiera”, prosegue D’Ercole. “Entro in un monastero dove potrò accompagnare il cammino della Chiesa in un modo più intenso nella meditazione, nella contemplazione e silenzio”, spiega. “Quando avrò percorso questo periodo nel monastero mi aprirò a tutte le prospettive. Sento che Dio mi chiama a fare un passo perché possa rendere servizio in questo modo”. “Grazie a chi mi ha voluto bene”, conclude D’Ercole: ”Rinnovo la mia stima e il mio affetto e, soprattutto, siate certi, non abbandono nessuno, ma sarò ancora più vicino alla Diocesi a ciascuno di voi con la mia preghiera. Sento che solo Dio può essere la speranza affidabile su cui poggiare ogni nostro passo verso il futuro che pare incerto ma che sarà segnato dalla luce di Dio”.

“Se lascio la guida della diocesi a un nuovo pastore che con energie più fresche potrà reggere la comunità diocesana, come vescovo emerito continuerò ad accompagnarla in modo diverso e non meno significativo”. È quanto scrive monsignor Giovanni D’Ercole, in una lettera di commiato inviata alla diocesi di Ascoli Piceno, dopo la sua decisione di rinunciare al ministero episcopale. “D’accordo con i superiori della Congregazione religiosa cui appartengoquella della Piccola opera della Divina Provvidenza di San Luigi Orione - annuncia D’Ercole a proposito della sua volontà di “avviare una nuova tappa del mio servizio alla Chiesa” -. Ho pensato opportuno ritirarmi, per un certo periodo, in un monastero in Africa, dove ho iniziato il mio sacerdozio, per immergermi in un totale clima di preghiera e di contemplazione. Credo che in questo momento il soccorso debba venire proprio da Dio, implorato con intensa preghiera”. “Non abbandono quindi la vigna del Signore nella quale continuerò a operare con più interiore partecipazione, offrendo il mio sostegno alle nostre comunità in maniera più profonda e spirituale”, precisa D’Ercole a proposito delle sue dimissioni, che “vogliono essere anche un gesto di totale disponibilità al servizio della Chiesa e di papa Francesco perché sia sostenuto nella sua essenziale e costitutiva missione di guida e di comunione nella Chiesa”.

Fonte: Sir
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