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Santa Sede. L’Aif diventa Asif, nuovo assetto per l’Autorità di informazione finanziaria

Pubblicato lo Statuto che distribuisce alcune competenze interne. Ridefiniti il ruolo del presidente e della direzione

Foto SIR/Marco Calvarese

“Dalla data odierna sia mutato il nome dell’‘Autorità di informazione finanziaria’ in ‘Autorità di supervisione e informazione finanziaria’, il cui nuovo Statuto contemporaneamente approvo”. Lo stabilisce papa Francesco nel Chirografo pubblicato oggi. “Nella complessiva riforma voluta da papa Francesco per la Santa Sede e lo Stato Città del Vaticano, finalizzata ad una maggiore trasparenza e al rafforzamento dei controlli in ambito economico-finanziario, il Santo Padre – si legge in un comunicato diffuso dalla Sala Stampa della Santa Sede – ha approvato il nuovo Statuto dell’Autorità di informazione finanziaria, che, dalla data odierna, si chiamerà ‘Autorità di supervisione e informazione finanziaria’ (Asif)”. “La revisione – viene precisato – si è resa necessaria sia per allineare lo Statuto ai compiti effettivamente assegnati all’Autorità – oltre alla originaria funzione di intelligence finanziaria e di contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo, l’Autorità esercita dal 2013 anche l’attività di supervisione sullo Ior – sia per dare corso ad alcuni significativi cambiamenti organizzativi”. “Oltre alla nuova denominazione – viene spiegato – tra le principali novità vi è una rinnovata distribuzione di ruoli tra presidenza e direzione – di natura strategica per la prima, finalizzato all’efficacia ed efficienza operativa per la seconda – nonché l’istituzione di una nuova unità, dedicata alla ‘Regolamentazione e Affari legali’”.

In questa intervista con i media vaticani diffusa oggi dalla Sala stampa della Santa Sede, il presidente Carmelo Barbagallo illustra le novità più significative dello Statuto che entra in vigore oggi.

Nel luglio di quest’anno, in occasione della pubblicazione del rapporto annuale, lei aveva preannunciato il cambiamento, che comprende anche la nuova denominazione: Autorità di Supervisione e Informazione Finanziaria (Asif). Qual è il significato di questo cambiamento?

La revisione dello Statuto si inquadra nella complessiva riforma che sta portando avanti papa Francesco per la Santa Sede e lo Stato della Città del Vaticano in materia di trasparenza e rafforzamento dei controlli in ambito economico-finanziario. In tale ambito, le novità più importanti riguardano la governance e l’assetto organizzativo dell’Autorità. Inoltre, una modifica non solo nominalistica riguarda la denominazione dell’Autorità, che viene integrata aggiungendo il termine “supervisione”. Questo cambiamento consente di allineare il nome dell’Autorità ai compiti ad essa effettivamente assegnati. Infatti, oltre all’originaria funzione di intelligence e contrasto al riciclaggio e finanziamento del terrorismo, dal 2013 l’Autorità esercita funzioni di regolamentazione e vigilanza di tipo “prudenziale” sugli enti che prestano servizi finanziari su base professionale di fatto sullo Ior. Per questo, si è resa opportuna l’aggiunta del termine “supervisione”, che naturalmente è da intendersi in ambito finanziario.

Può dirci qualcosa di più sui cambiamenti che riguardano la governance e l’assetto organizzativo?

Il nuovo Statuto, nel confermare il ruolo di governo del Consiglio, rimarca quello propositivo del Presidente nell’elaborazione della strategia dell’Autorità e, aspetto altrettanto importante, rafforza la sua responsabilità nella supervisione. Al contempo, viene consolidato il ruolo della Direzione, composta dal direttore e dal vicedirettore, al fine di garantire l’efficacia e l’efficienza operativa dell’Autorità. Inoltre sono stati fatti altri cambiamenti significativi che riguardano l’organizzazione interna.

L’organizzazione interna come cambierà?

In linea con le migliori pratiche internazionali, è stato costituito l’Ufficio “Regolamentazione e Affari Legali”, che si occuperà di tutte le questioni di natura giuridica, inclusa la regolamentazione. In questo modo sono stati separati i compiti di definizione delle regole da quelli di esercizio dei controlli. Pertanto ora le attività dell’Autorità saranno suddivise in tre unità: “Vigilanza”, “Regolamentazione e Affari Legali” e “Informazione Finanziaria”.

Un’altra novità riguarda le assunzioni: anche l’ASIF d’ora in poi dovrà procedere secondo le regole degli organismi della Curia Romana, attraverso la Commissione indipendente di valutazione per le assunzioni di personale laico presso la Sede Apostolica (CIVA). Quali ragioni hanno spinto a questa decisione?

È questo uno degli aspetti, probabilmente il più importante, nell’ambito del processo di allineamento delle regole amministrative applicabili all’ASIF a quello degli altri organismi di controllo della Curia Romana, che già seguono le regole comuni ai vari dicasteri e uffici. Questo processo troverà compimento nel suo regolamento interno di prossima emanazione. Quanto alla CIVA, che è una commissione indipendente, vorrei sottolineare che rifarsi ad essa garantisce una più estesa selezione dei candidati e un maggiore controllo nelle decisioni di assunzione, evitando il rischio di arbitrarietà. Si tratta quindi di una scelta che, in ultima analisi, concorre a rafforzare l’indipendenza dell’Autorità nell’esercizio delle sue importanti prerogative.

Fonte: Vatican News
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