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emergenza sanitaria e prossimità

Coronavirus. Non si arresta l'attività del Banco di solidarietà di Cesena. Aumentano le richieste

Ieri sono stati distribuiti più di 100 pacchi

Nella foto don Giovanni Savini che sta per dare la benedizione ai locali e ai volontari del Banco di solidarietà di Cesena

Proseguono i blocchi e aumentano i bisogni. Anche quelli più essenziali. Il Coronvirus prosegue a fare vittime e non solo tra coloro che non ce la fanno a superare le terribili polmoniti bilaterali interstiziali. Ma anche tra chi, privato del lavoro, non riesce più a fare fronte ai bisogni della propria famiglia.

Lo conferma anche Pierpaolo Bravin del Banco di solidarietà di Cesena. “In una sola settimana abbiamo avuto una ventina di richieste nuove – racconta al telefono -. Ieri abbiamo distribuito più di 100 pacchi, tra Cesena, Cesenatico e Villalta. In particolare una categoria di persone si trova in difficoltà: è quella dei giostrai, fermi da tempo con le loro attrezzature che in queste settimane invece sarebbero state attive nelle varie fiere in giro per la Romagna”.

Già da diverse settimane al Banco si sono attrezzati per combattere il Covid-19. “Abbiamo fatto la formazione ai volontari dal 3 marzo grazie anche all’aiuto fornitoci dal dottor Augusto Biasini, già primario al “Bufalini” in pediatria. I volontari vengono accolti all’aperto e consegnano i pacchi all’esterno delle abitazioni. In questo periodo non possono venire da noi gli under 18 e gli over 65enni. Tutti sono dotati di guanti e mascherine e hanno ricevuto le necessarie istruzioni per svolgere questa attività da volontari”.

Aumentano i bisogni e aumenta anche l’attenzione. “Oggi (ieri per chi legge, ndr) – prosegue Bravin – sono passati da noi anche i volontari della Misericordia di Sarsina e alcuni della Comunità papa Giovanni XXIII. E’ passato da noi anche il parroco di San Carlo, don Giovanni Savini. Ne abbiamo approfittato per una benedizione pasquale”.

Una prossimità che non è venuta a mancare nonostante le restrizioni imposte dalle autorità. Anzi, se possibile si è fatta ancora più vicina, appunto perché le necessità sono aumentate a causa del nemico invisibile.

banco di solidarietà2.28.3.2020
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