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Difesa della vita. Il vescovo Douglas: "L'esistenza di ogni persona è sempre un valore in se stessa"

Gandolfini: "L'arte medica non può trasformarsi in datore di morte". La serata è stata occasione per lanciare la manifestazione di sabato 21 maggio, a Roma che ha come tema "Scegliamo la vita"

Nella foto, un momento dell'incontro online di ieri sera

Un incontro in vista della manifestazione nazionale “Scegliamo la vita” che si svolgerà a Roma sabato 21 maggio promossa dal Family Day - Difendiamo i nostri figli e a cui hanno dato l’adesione un centinaio di associazioni e gruppi. Si è svolto ieri sera online con il professor Massimo Gandolfini, promotore dell'evento, e il vescovo di Cesena-Sarsina, monsignor Douglas Regattieri. Ha moderato la serata Antonio Capristo. Circa 80 le persone partecipanti. 

Il cuore dell’evento romano è la promozione e la difesa della vita dal concepimento alla morte naturale: Oggi un significato speciale considerato che anche il nostro Paese sembra avviato verso la legalizzazione della “morte volontaria medicalmente assistita”.

Vuole essere una grande manifestazione di famiglie per esprimere pubblicamente con gioia la bellezza e la dignità di ogni vita umana, per stare accanto e custodire specialmente quelle più fragili, troppo spesso vittime della “cultura dello scarto”, come ha ripetuto ieri sera il docente. "La vita va tutelata sempre, senza distinguo - ha aggiunto Gandolfini -. L'aborto è una tragica decisione, non un bene. Tutti noi abbiamo l'obbligo morale di testimoniare la vita. L'arte medica non può trasformarsi in datore di morte".

"Il magistero della Chiesa è ricchissimo - ha aggiunto monsignor Regattieri - sul tema della vita. Papa Francesco sta insistendo anche in questi giorni sul valore della vita nella vecchiaia (anche nell'udienza generale di ieri mattina, ndr). Le famiglie numerose devono trovare sostegno non solo dallo Stato, ma anche nella Chiesa. Più figli significa investire sul futuro".

"Alla manifestazione di Roma - ha precisato Gandolfini - hanno aderito 102 associazioni, anche laiche, di femministe e di altre confessioni religiose. Ho incontrato, con mia moglie, in privato papa Francesco che mi ha dato la sua benedizione. Ecco, con questa manifestazione diamo una carezza al Papa. Protagonista sarà il popolo della vita. Abbiamo risorse limitate, ma non vogliamo farci tirare per la giacchetta. Le grandi cattedrali sono state costruite dal popolo povero".

"Non sarà una marcia contro - ha concluso Gandolfini - ma una marcia per. Sarà importante essere tanti. Sarà un segnale molto forte. Le famiglie salvate dall'aborto sono merito del mondo cattolico. Lo Stato dovrebbe costruire un monumento alle famiglie che mettono al mondo figli"

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