Il messaggio d'inizio anno scolastico

Il ritorno sui banchi di scuola per tanti ragazzi sarà un test significativo per misurare la nostra capacità di affrontare con saggezza e ferma decisione questo tempo di pandemia  nel quale ancora ci troviamo. Come una barca nel mezzo di una tempesta il cui comandante e i marinai cercano di mantenere la rotta evitando la deriva e il naufragio dei naviganti, così anche noi, la nostra società e le nostre famiglie, nell’atto di riaprire le scuole dopo i duri mesi di forzata chiusura, stiamo vivendo un momento delicato che esige da parte di tutti una fattiva e fiduciosa collaborazione. Come vescovo – a nome della comunità ecclesiale – saluto con favore e speranza l’apertura delle scuole e la ripresa delle attività scolastiche per i nostri ragazzi.

Vorrei rivolgermi, anzitutto, a loro, ai ragazzi, che sono i protagonisti  principali della scuola. Li invito a guardare a Gesù. Anche lui è stato un  ragazzino come loro. In verità, non consociamo molto del tempo della sua fanciullezza, della sua adolescenza e della sua giovinezza. Tuttavia si può presumere che sia stato un bravo bambino, nella sua casa, coi suoi amici, nel suo paese, obbediente ai suoi genitori e, con loro, alle regole sociali del suo tempo. Ha imparato a leggere e a scrivere. Lo dimostra il fatto che nel vangelo si dice che un giorno sia entrato nella sinagoga del suo paese e abbia letto davanti a tutti dal rotolo del libro della Legge (Cfr Lc 4, 16).  Lo riafferma ancora il vangelo quando racconta che in un’occasione un po’ particolare si sia messo a scrivere qualcosa sulla sabbia (Cfr Gv 8, 8). Cari ragazzi, sfruttate bene il tempo della scuola impegnandovi a studiare e a conoscere tante cose. E’ un investimento importante per il vostro futuro.

Auspico che le famiglie si affianchino positivamente al lavoro dei dirigenti scolastici e degli insegnanti perché la scuola diventi sempre più una vera comunità educante. Il tempo del Covid-19 impone delle norme e delle regole di comportamento che ci devono trovare tutti impegnati a garantire uno svolgimento sereno e sicuro delle lezioni. Ribadisco ancora una volta che la scuola – coinvolgendo genitori, ragazzi e insegnanti – costituisce un settore nevralgico della nostra società e un luogo estremamente importante per la crescita dei nostri ragazzi.

Gli insegnanti di religione cattolica nella scuola svolgono un servizio davvero prezioso. Anticipo qui ciò che scriverò nel messaggio di gennaio 2021 quando sarà il momento, per i genitori e i ragazzi, di scegliere l’ora di religione: l’insegnamento della religione cattolica costituisce il coronamento di tutto l’insegnamento scolastico perché offre le ragioni che danno senso alla vita e all’esperienza umana. In questo senso saluto e ringrazio gli insegnanti di religione augurando a loro un fecondo lavoro tra i ragazzi.  

A tutti: buon anno scolastico 2020-2021.