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Il vescovo Douglas invoca san Vicinio: "Un altro dramma appesantisce il nostro cuore: la vita interrotta nel grembo materno"

Tra quanto chiesto, anche un aiuto particolare al santo, riferendosi alle note vicende della Ru486 di cui si parla molto in questi giorni, perché ci aiuti "ad alzare la nostra voce perchè un'autorità statale che si comporta così ha perso la nostra fiducia e le ragioni del suo servizio"

Il vescovo Douglas Regattieri in una foto d'archivio

Al termine della processione di oggi pomeriggio a Sarsina, in occasione della festa din San Vicinio, patrono della Diocesi e della città di Sarsina, il vescovo Douglas Regattieri ha recitato questa preghiera al santo taumaturgo. 

Tra quanto chiesto, anche un aiuto particolare al santo, riferendosi alle note vicende della Ru486 di cui si parla molto in questi giorni, perchè ci aiuti "ad alzare la nostra voce perchè un'autorità statale che si comporta così ha perso la nostra fiducia e le ragioni del suo serevizio". 

Preghiera a san Vicinio

 

O glorioso san Vicinio, nostro patrono,

difendici dai mali che ora ci opprimono.

Abituato nel tuo ministero episcopale

a lottare contro le forze del maligno,

stendi verso di noi la tua mano protettrice

e invoca dal Padre del cielo, dal suo Figlio Gesù e dallo Spirito Santo

per i tuoi figli serenità, salute e pace. 

 

La universale epidemia che ha colpito il mondo

ci sta facendo vivere una notte ancora lunga e tenebrosa.

A fatica intravediamo gli albori di un mattino

che annuncino le luci di un giorno luminoso.

Fa’ che operando fattivamente per il contenimento del virus

mediante i nostri comportamenti virtuosi

non si spenga la speranza di un tempo nuovo e diverso.

 

Abbiamo pianto in questi giorni

la morte del piccolo Gioele e della sua mamma.

Insieme a loro tante altre vittime di incidenti naturali e stradali.

Non si sono ancora asciugate le lacrime

versate due anni fa per la morte di 43 persone 

sotto il crollo del Ponte Morandi

e per le 299  sommerse dalle macerie del terremoto nel Centro Italia,

quattro anni or sono.

Il rispetto della natura, la salvaguardia del creato,

l’osservanza delle norme per la prevenzione

diventino preoccupazione di tutti e campo d’azione comune.

Donaci la consapevolezza che la salvezza di ciascuno

coinvolge necessariamente quella degli altri.

 

Ancora troppi fratelli e sorelle migranti, 

morti e sepolti nel Mare Nostrum,

pesano sulla nostra coscienza.

Ricordaci, o san Vicinio,

le parole del papa pronunciate in questi giorni

e fa’ che non ce ne dimentichiamo:

“Il Signore ci chiederà conto di tutti i migranti

caduti nei viaggi della speranza.

Sono stati vittime della cultura dello scarto”.

Fa’ che la nostra indifferenza davanti allo sfruttamento di persone

che fuggono da situazioni di guerra, di violenza e di morte,

smuova le nostre coscienze assopite.

 

Ancora un altro dramma appesantisce il nostro cuore,

o san Vicinio:

la vita nascente interrotta nel grembo materno.

È di questi giorni la disposizione ministeriale

che permette alla donna,

con l’assunzione di un farmaco, la pillola RU486,

di sopprimere, a casa,

nella più totale solitudine, la vita del suo bambino,

dovendo fare i conti poi

con  le possibili conseguenze negative sulla sua salute.

Tutto ciò ci sconvolge e ci lascia amareggiati.

Aiutaci, o san Vicinio,

ad alzare la nostra voce perché

un’autorità statale che si comporta così

ha perso la nostra fiducia

e le ragioni della suo servizio,

essendo evidente che altre ragioni

hanno preso il sopravvento su quelle umane e umanitarie. 

Fa’ che non cediamo alla banalizzazione di un atto così grave

come la soppressione di una nuova vita,

con un semplice intervento farmacologico,

ma aiutiamo la donna a portare a termine la sua gravidanza

come è nella sua vocazione naturale,

e a non conformarci alla mentalità efficientista e utilitarista

che caratterizza questi nostri tempi.

 

O potente intercessore,

fa’ che amiamo la vita, la difendiamo e la curiamo,

dono prezioso che dovremo restituire moltiplicato

nel giorno del giudizio che verrà per tutti.

 

Amen.

 

                                                                  Douglas Regattieri, vescovo 

 

Sarsina, 28 Agosto 2020

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