Diocesi
stampa

a cura della caritas diocesana

In numeri l'attività della Caritas diocesana nel 2019

L'annuale rapporto sul centro di ascolto diocesano. Rispetto al precedente anno si registra un minor incidenza dell’offerta di beni e servizi (71,1% nel 2018) e un incremento dell’offerta di alloggio (22,2%).

Foto archivio agensir.it

Il 15 maggio prossimo l’agenda della Caritas diocesana, già da tempo, prevedeva il “consueto” appuntamento per la presentazione del “dossier 2019”, documento attraverso cui dar conto dell’attività svolta nel corso del 2019. Un’occasione d’incontro importante perché si ritiene di fondamentale importanza, non solo “fare”, ma anche verificare quel che s’è fatto, dandone riscontro alla comunità diocesana e civile nel suo complesso, nella prospettiva di orientare o riorientare l’attività riferita al prossimo futuro. Quest’anno l’appuntamento, ovviamente, è “saltato”; o meglio, rinviato a “tempi migliori”, che si prevedono (o ci si augura) per la fine del prossimo settembre. In ogni caso, in prossimità della data prevista per la presentazione di questo dossier, si propongono alcuni dati di estrema sintesi, rinviando ad altra data una più ampia e articolata disamina degli stessi.

Il dato di carattere più generale si riferisce alle persone che nel corso del 2019 hanno fatto accesso ‒ per la prima volta o meno ‒ al centro di ascolto diocesano: 952 persone, facendo registrare un significativo decremento rispetto al dato del precedente 2018 (1.075: -11,4%). Una tendenza ‒ questa ‒ piuttosto diffusa in ambito regionale, su cui ovviamente è opportuno interrogarsi, cercando di coglierne gli “elementi causali”, di certo vari e complessi, partendo comunque dall’escludere che ciò dipenda da una riduzione delle condizioni di bisogno. Continuando col riferimento ai dati, si tratta, in netta prevalenza di cittadini stranieri (70,9%) e, ancora più nettamente, di cittadini di genere maschile (74,2%).

Da questo punto di vista si ha sostanziale conferma di quanto registrato relativamente al 2018. Cittadini stranieri, provenienti da quali aree del pianeta? La quota di gran lunga più consistente è di provenienti da paesi dell’Africa (79,4% del totale degli stranieri); una prevalenza, questa, ancora più marcata rispetto al 2018 (72,3%). Il dato è senza dubbio interessante, ma lo è reso ancora di più da una specifica ben definita: dei complessivi cittadini africani, la stragrande maggioranza è costituita ‒ più in specifico ‒ da cittadini di paesi del Maghreb (Algeria, Libia, Marocco, Mauritania, Tunisia): 52,8% di tutti i provenienti dall’Africa e il 41,9% di tutti gli stranieri che hanno fatto accesso al centro di ascolto diocesano. Pure in questo caso si è di fronte a quote più consistenti rispetto a quelle riferite all’anno precedente. Da paesi europei extra-Unione Europea proviene il 4,6% del totale degli stranieri utenti del centro d’ascolto. Dati già di per sé interessanti che sollecitano un confronto con quelli relativi ai cittadini stranieri residenti: nel Comune di Cesena ‒ al 31 dicembre 2019 ‒ su un totale di 9.585 cittadini stranieri, quelli provenienti da paesi africani corrispondono al 30,9% (di contro al 72,3% di africani sul totale degli utenti del centro di ascolto nello stesso anno); i cittadini provenienti da paesi del Maghreb iscritti all’anagrafe rappresentano il 15,8% di tutti i cittadini stranieri (di contro al 41,9%  di maghrebini su totale degli utenti del centro di ascolto). Quanto ai residenti stranieri provenienti da paesi europei Extra-Unione-Europea, essi rappresentano il 22,9% (di contro al 4,6% di stranieri provenienti dagli stessi paesi sul totale degli utenti stranieri del centro di ascolto). È evidente che, quanto a cittadinanza ‒ la composizione degli stranieri utenti del centro di ascolto diocesano è quanto mai diversa dalla composizione degli stranieri residenti nel Comune di Cesena nello stesso periodo. Anche a questo riguardo non mancano i motivi per una riflessione di merito.

Quanto all’età prevalgono i 35-54enni (43,7% del totale), seguiti a breve distanza dai relativamente più giovani 19-34enni (38,2%); insieme rappresentano l’81,9% del totale. Da questo punto di vista è confermata la realtà riferita all’anno precedente. Se dalle persone si passa ai bisogni così come espressi o comunque rilevati, a prevalere risultano quelli relativi all’occupazione: 26,9%; seguiti a non elevata distanza da quelli abitativi: 21,8%. Al terzo posto, pressoché a ridosso comunque, i problemi economici: 20,6%. A considerarli insieme, queste tipologie di macro-bisogni raggiungono quasi il 70% del totale. Pure da questo punto di vista non si registrano significative difformità rispetto ai dati del 2018, anche se, più in specifico, nel corso del 2019 risultino leggermente meno incidenti i problemi sia economici sia abitativi. L’ultimo significativo riferimento che si propone è agli interventi offerti: per il 64,4% del totale si è trattato di beni e servizi, in massima parte consistenti in buoni-pasto (quasi per 86%). Al secondo posto fra gli interventi, l’alloggio: il 28,7% del totale; in gran parte consistenti in accoglienza a lungo termine.

Rispetto al precedente anno si registra un minor incidenza dell’offerta di beni e servizi (71,1% nel 2018) e un incremento dell’offerta di alloggio (22,2%). A considerare i servizi offerti in rapporto ai bisogni così come rilevati: al riguardo sembra emergere decisamente un dato piuttosto significativo: alla richiesta di beni e servizi fa riscontro una elevata capacità di risposta in termini di servizi erogati: lo stesso riscontro non si registra per quanto riguarda il soddisfacimento di bisogni e di richieste riferite all’occupazione, cioè di opportunità lavorative.

Creative Commons - attribuzione - condividi allo stesso modo
In numeri l'attività della Caritas diocesana nel 2019
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti) disabilitato.

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento