Intitolato a monsignor Gianfranceschi il giardinetto a ridosso dell'abside del Duomo

Questa mattina, alle 11, si è tenuta la cerimonia ufficiale di intitolazione del giardino a ridosso dell’abside della Cattedrale di Cesena alla memoria di monsignor Augusto Gianfranceschi, vescovo di Cesena dal febbraio 1957 al maggio 1977 (e contemporaneamente della diocesi di Sarsina, per un anno, dal maggio 1976).

Allo scoprimento della targa di intitolazione sono intervenuti il sindaco di Cesena Paolo Lucchi, l’assessore ai Lavori Pubblici Maura Miserocchi e monsignor Piero Altieri, per oltre 40 anni direttore del nostro giornale.

Sul Corriere Cesenate da oggi in edicola e nelle case degli abbonati, il professor Marino Mengozzi, storico locale, ripercorre i tratti salienti della figura del vescovo Augusto, la sua vocazione per l'azione e la contemplazione. E ricorda anche gesti clamorosi, come quello del dono dell'anello agli operai dell'Arrigoni allora in sciopero, e il gran lavoro di restauro della Cattedrale. Oltre a una chiesa in uscita che allora muoveva i primi passi del dopo Concilio Vaticano II con i sacerdoti diocesani fidei donum in missione in America Latina e in Mozambico.

"La città e la diocesi devono molto al ventennale episcopato di quello che fu un grande presule e un grande uomo - scrive Mengozzi - alquanto opportunamente, dunque, gli viene ora intitolato il giardino absidale di piazza della Libertà ai piedi della magnifica torre campanaria che è un po’ l’ombelico urbano, lo gnomone dell’orologio della nostra storia cristiana. La targa dedicatoria esplicita e sunteggia le ragioni della memoria di Gianfranceschi: e la memoria è sorella del presente, amica della fede, generatrice d’umanità".

Nella gallery pubblicata qui sotto alcune immagini di Pier Giorgio Marini:

Giardinetto Gianfranceschi