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La recita del Rosario lungo il percorso e il canto delle litanie in Basilica

"Potente è l'amore di Maria": il vescovo Douglas al pellegrinaggio al Monte

In tanti ieri sera al tradizionale appuntamento diocesano a conclusione del mese mariano. Raccolti oltre 1.500 euro a sostegno delle Caritas diocesana. La photogallery

foto Pier Giorgio Marini

Un momento sinodale, in preparazione all’incontro mondiale delle famiglie che si terrà a Roma dal 22 al 26 giugno. È stato introdotto così il pellegrinaggio diocesano alla Madonna del Monte guidato dal vescovo Douglas che si è svolto ieri sera martedì 31 maggio, tradizionale appuntamento diocesano a chiusura del mese mariano.

Dopo due anni nei quali non è stato possibile salire in processione, in tanti dalle comunità parrocchiali, movimenti e associazioni si sono dati appuntamento ai piedi del colle Spaziano.

Candela e corona del Rosario in mano, la processione si è snodata lungo la via Pascoli per poi proseguire su via del Monte fino alla Basilica.

La preghiera del Rosario ha scandito la salita, tra la suggestione del tramonto sulla città. Le decine sono state introdotte da riflessioni curate dall’Ufficio diocesano di pastorale familiare, con richiami a brani del testo di papa Francesco Amoris laetitia (La gioia dell’amore).

Alcune donne dell’Antico Testamento sono state al centro della riflessione del vescovo Douglas. “Donne coraggiose e forti” sono state Giuditta, Debora. Hanno dimostrato di poter essere potenti. Come potente è Maria. “Ma di quale potenza si tratta? – è stata la provocazione di monsignor Regattieri –. Non quella della forza fisica, non quella delle armi, non quella della prevaricazione, ma quella dell’amore, la potenza dell’amore”. Ha richiamato così la riflessione che fece papa Benedetto XVI davanti alla grotta di Lourdes: “La potenza dell’amore è più forte del male che ci minaccia. Alziamo quindi gli occhi verso Gesù per trovarvi la sorgente della vita", ha concluso il presule.

Monsignor Regattieri ha poi ricordato l’immagine con la quale tradizionalmente è raffigurata Maria Immacolata. È lei la donna che schiaccia la testa del serpente, simbolo del male. “Maria, con la forza del suo sì potente, cambia il mondo” ha proseguito il vescovo associando alla Vergine anche la figura della cugina Elisabetta dal cui ventre sterile è nata una nuova vita. “Maria ed Elisabetta, contenitrici della vita, ci testimoniano la potenza e la bellezza dell’amore. Quella che salverà il mondo”.

La preghiera conclusiva è stata scandita dal canto delle litanie con le voci del coro della parrocchia di San Paolo di Cesena.

“Madonna del Monte, prega per noi”, le parole dell’inno mariano hanno accompagnato l’uscita dall’abbazia.

Il pellegrinaggio alla Basilica del Monte a conclusione del mese di maggio è sempre caratterizzato da un gesto di solidarietà: sono stati raccolti 1.587,03 euro che saranno state destinati a sostegno dell'attività della Caritas diocesana.

Foto pellegrinaggio al monte

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