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Servizio civile Caritas Cesena, una testimonianza

I volontari cesenati: "Ieri abbiamo partecipato all'incontro nazionale dei giovani in Servizio civile, promosso dal Tavolo ecclesiale sul Servizio civile, tenuto quest’anno a Sotto il Monte Giovanni XXIII (Bergamo). È stato bello trovarsi al fianco di tanti altri ragazzi provenienti da tutta Italia, riuniti dalla gioia condivisa del servizio"

I giovani del Tavolo ecclesiale sul servizio civile che si è svolto ieri a Sotto il Monte Giovanni XXIII (Bergamo)

Alcuni ragazzi e ragazze del Servizio civile della Caritas di Cesena hanno partecipato ieri 12 marzo al 13esimo incontro nazionale dei giovani in Servizio civile promosso dal Tavolo ecclesiale sul servizio civile che si è svolto a Sotto il Monte Giovanni XXIII (Bergamo). Questa la loro testimonianza.

"Noi ragazzi del Servizio civile Caritas di Cesena siamo stati invitati a partecipare al 13esimo incontro nazionale dei giovani in Servizio civile, promosso dal Tavolo ecclesiale sul Servizio civile, tenuto quest’anno a Sotto il Monte Giovanni XXIII (Bergamo). In questo giorno la tradizione della Chiesa ci presenta la figura di san Massimiliano di Tebessa, giovane della Chiesa di Cartagine che, in nome della libertà di coscienza, preferisce andare incontro alla morte piuttosto che servire in armi l’imperatore.

Accolti dalle parole del cardinale Francesco Montenegro, presidente di Caritas italiana, e abbracciati dalla speranza che la testimonianza di san Massimiliano di Tebessa possa essere da esempio per rafforzare il nostro impegno per la pace e la costruzione del bene comune, siamo stati accompagnati attraverso una giornata ricca di incontri, sguardi colmi di verità e doni. Doni preziosi come lo scambio di esperienze significative che ci hanno fatto rendere conto di quanto il mondo del Servizio civile sia vario e pieno di sfumature. È stato bello trovarsi al fianco di tanti altri ragazzi provenienti da tutta Italia, riuniti dalla gioia condivisa del servizio.

Ciò che più disarma è il messaggio chiaro, semplice e diretto che abbiamo ricevuto come dono: creare un mondo che sia davvero casa per chiunque. Un mondo che trasudi solidarietà intelligente, tensione profonda verso l’altro in qualunque situazione si trovi. Un mondo che non vive e non si nutre di belle idee ma di sogni grandi che sempre più diventano fatti concreti e che noi, per primi, possiamo promuovere. Tutto questo sulle orme di papa Giovanni XXIII, chiara testimonianza di una vita vissuta nella pace e nella gioia del servizio in quello che è il suo significato più profondo: vivere in verità, giustizia, carità e libertà a fianco dei propri fratelli.

In questa giornata siamo stati guidati in una visita itinerante tra i luoghi più significativi della giovinezza del "Papa buono", pastore guardava ciò che unisce e non ciò che divide.

Nell’omelia della Messa celebrata nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, monsignor Francesco Beschi, vescovo di Bergamo si è soffermato su quella che ha definito “brezza di pace” della quale stiamo facendo testimonianza con il nostro servizio, richiamando una frase cara al Papa: “Oboedientia et Pax”, affinchè l’obbedienza sia pace sperimentata".

I ragazzi del servizio civile Caritas: Veronica Masoni, Chiara Giambi, Alberto Rota, Camilla Medri, Chiara Fabbri

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