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Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani. Il vescovo Douglas: "C'è già un ecumenismo nei fatti"

Venerdì 22 gennaio alle 19 nella chiesa cristiana avventista del settimo giorno, in via Gadda, a Cesena, l'incontro di preghiera

Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani. Il vescovo Douglas: "C'è già un ecumenismo nei fatti"

Si terrà venerdì alle 19, nella chiesa crisiana avventista del settimo giorno, in via Gadda a Cesena l'incontro ecumenico di preghiera nella settimana di preghiera per l'unità dei cristiani in corso fino al 25 gennaio.

Poso fa si è chiusa una conferenza stampa di presentazione di queste giornate tra chiese cristiane. Ha aperto i lavori online il vescovo Douglas Regattieri ricordando che questa settimana di preghiera si tiene ormai da decenni, con la Chiesa cattolica di Roma che partecipa da dopo il Concilio, 1966. "È un momento che evidenzia l'importanza e la bellezza della preghiera - ha detto il presule -. Le divisioni tra noi cristiani permangono ed è per questo che dobbiamo pregare, ma dobbiamo anche testimoniare con la carità reciproca, l'accoglienza, il dialogo, senza pregiudizi. Siamo di fronte a un ecumenismo nei fatti, anche se ancora permanogono divisioni nella dottrina".

Gli ha fatto eco il pastore della Chiesa cristiana avventista del settimo giorno, Roberto Iannò. "È un'occasione di crescita. Questo esercizio di dialogo è importante per tutti noi, come avviene già da tempo con la Giornata del Creato che si celebra a settembre e con la lettura continuata della Bibbia durante la Settimana santa. Quando riusciamo a stimarci significa che compiamo grandi passi".

Padre Michele, parroco della Chiesa cattolica romena di rito orientale, un centinaio di fedeli, ha aggiunto: "Una Chiesa che prega per tutti noi è segno di un amore reciproco. Segno anche di dialogo e di quella Verità, con la maiuscola, che ci farà liberi. Noi siamo anche testimoni di una Chiesa di martiri".

Silvius Sas, parroco della Chiesa ortodossa romena (circa 300 famiglie nel territorio diocesano) ha detto del dispiacere per non poter essere presente venerdì prossimo a motivo di una quarantena preventiva causa Covid. "Dove siamo presenti, portiamo la nostra cultura e la nostra fede. Vivo con grande gioia questi momenti insieme. Si possono realizzare quando l'amore supera tutto".

Rispondendo alle domande dei giornalisti, il pastore Iannò ha aggiunto che "già solo incontrarsi per organizzare questi momenti è un'occasione preziosa di dialogo", mentre don Sauro Bagnoli, direttore dell'ufficio diocesano per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso ha detto che "l'occasione serve a guardarsi con rispetto e simpatia, con il desiderio di conoscersi sempre di più".

All'incontro di venerdì 22 sarà presente anche il parroco della Chiesa cattolica ucraina di rito orientale, Vasyl Romaniuk.

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