Lettere
stampa

posta in redazione

Adesione alla rete Re.a.dy, L'intervento del "Crocevia": "Inutile giocare con le parole"

La polemica è soprattutto verso i Popolari

Adesione alla rete Re.a.dy, L'intervento del "Crocevia": "Inutile giocare con le parole"

Caro direttore, un recente documento del Consiglio Pastorale Diocesano e delle aggregazioni laicali che biasima l’adesione del Comune alla rete Re.a.dy, cioè quella rete che promuove l'agenda lgbt negli enti locali.

Eppure solo chi non conosce i pronunciamenti della Chiesa e della diocesi può stupirsi del contenuto del documento: le parole dei Consigli diocesani infatti seguono con coerenza sia la lettera pastorale del vescovo Regattieri del 2015 "Famiglia è bello", ma anche la più recente esortazione “Per amore del mio popolo” che conteneva un chiaro giudizio sul Ddl Zan allora in discussione in parlamento.

Adesso sembra dunque riproporsi lo stesso schema del dibattito nazionale: da un parte i Popolari che si rivolgono ai cittadini e alla Chiesa locale con parole suadenti, piene di saggezza, di pace, di inclusione e anche di comprensione per chi, come il Consiglio Pastorale, ha “una non completa o non esatta conoscenza delle finalità della Rete”, per cui proprio per ignoranza è costretto a formulare “un giudizio estremo, e non pertinente”. Dall'altra invece basterebbe scorgere le "buone prassi" individuate dalla Rete, che vanno dalla numerosa lista di progetti tesi alla promozione dell'identità di genere, all'iscrizione all'anagrafe di bambini ottenuti con tecniche surrettizzie come figli di due papà o due mamme, o il sostegno e l'adesione agli eventi dei pride da cui la rete stessa ha avuto origine nel 2006 a Torino, scelta questa per altro già messa in atto nel 2019 dalla giunta Lattuca.

Infine nella loro illuminata e disinteressata apertura ecumenica c'è anche spazio per un suggerimento pastorale su quei temi che il vescovo e il Consiglio dovrebbero affrontare nei loro prossimi interventi (“sempre preziosi, puntuali e netti”), “leggendo senza timori i segni dei tempi, così come il Concilio insegna”. Fra gli altri suggeriscono l’accoglienza agli stranieri, dimenticando forse la presa di posizione pubblica del vescovo e delle Caritas contro i decreti sicurezza del governo giallo/verde nel 2019, la salvaguardia del creato quando la diocesi ha dedicato già da anni seminari e approfondimenti sull'enciclica di Francesco Laudato Si' e al tema dell'ecologia integrale, ecc., lasciando magari da parte i temi divisivi come l’eutanasia che, sottolineano con forza i Popolari, non “ha attinenza con la lotta alle discriminazioni di natura sessuale o di genere” (sic!), e magari anche le nozze gay, l’aborto, ecc. Passato lo stupore davanti al triplo salto mortale per sostenere le loro tesi, che cosa possiamo dire? Sono tutte cose buone, tutti valori parziali, solidarietà, pace, assistenza, ecologia, ma che “identificate” col cristianesimo, lo dimezzano nella sua verità. Un cristianesimo così sarebbe solo una Ong pietosa come ricordato da papa Francesco, molto più accettabile nelle associazioni culturali, nelle aggregazioni sociali e politiche, nelle trasmissioni televisive e nella giunta comunale, che nel popolo cristiano.

A noi piace quello che ha scritto il vescovo con chiarezza e semplicità, nelle sue lettere pastorali e riaffermato nel documento della diocesi, dove l’essenza del Cristianesimo, cioè Cristo, è affermato senza giri di parole.

È inutile giocare con le parole. Tutto parte, come sempre, dal linguaggio. In principio era il Verbo, oggi è la sua cancellazione.

Tommaso Marcatelli

presidente "Crocevia"

Creative Commons - attribuzione - condividi allo stesso modo
Adesione alla rete Re.a.dy, L'intervento del "Crocevia": "Inutile giocare con le parole"
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti) disabilitato.

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento