"Calamità, terremoti, inondazioni, carestie, epidemie". Caro direttore, non ci dovremmo aspettare tutto questo?

Caro direttore, stiamo a zero..

Siamo messi propri male. Ci siamo forse dimenticati quello che diceva Gesù? Lo aveva predetto... Ancora una volta dopo le guerre mondiali, la spagnola, i vari terremoti e alluvioni vari... Sono tutte concause derivate dall'egoismo e dalla ricerca sfrenata del denaro, del proprio tornaconto, del successo! E ancora ci comportiamo allo stesso modo: le famiglie si separano, diserzioni delle chiese, sesso libero con chiunque, aborti, droga, negozi aperti la domenica, chi più ne ha, più ne metta!! Dobbiamo CONVERTIRCI!

Saremo costretti a fare la fine di quegli innocenti morti nella rovinosa caduta della torre di Siloe... Non lo dico io, lo ha detto Gesù..Non voglio fare il menagramo o lo jellatore, ma dobbiamo veramente cominciare a pensare sul serio al nostro domani già da oggi nel nostro piccolo, tra le mura domestiche, perché non ci accada di peggio. (E il presente non certo roseo).

Un abbraccio digitale.

Massimo Pieri - Pepe - Cesena

Carissimo Pepe, non diciamo che ciò che accade oggi è un castigo di Dio. Non lo diciamo e non lo vogliamo dire. Non siamo forse noi responsabili del nostro destino? Certo, la vita non è nostra, ma le nostre responsabilità, individuale e collettiva, rimangono. Eccome.

Quindi, ognuno metta del suo. E anche di più. Del meglio, direi. Poi, ricordiamoci, nessuno è venuto a questo mondo di sua iniziativa. E ciò dovrebbe fare comprendere parecchio. A tutti quanti.Ciao e buona domenica.

Ti consiglio l'ascolto della poesia di Daniele Mencarelli, che puoi trovare su questo sito, letta dal direttore di Avvenire, Marco Tarquinio. Merita e fa capire.A presto.

Francesco Zanotti