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Coronavirus. Un poliziotto in servizio sulle strade: "Incontro tanto bisogno di ascolto. Molti si sentono soli"

Quando il lavoro fa rima con l'attenzione alla persona. La testimonianza di Lorenzo Campana

Foto archivio agensir.it

Carissimo direttore,

vorrei condividere con voi la mia esperienza lavorativa e non solo che sto vivendo in questo particolare momento.

Sono un operatore della Polizia di Stato e lavoro sul territorio di Rimini dal 2002, la maggioranza degli anni passati in strada.

In questi giorni siamo impegnati nei controlli anti Covid.

Mi sono ritrovato a dovere affrontare realtà che, pur essendo abituato per la natura di lavoro che svolgo, non mai avrei pensato di fronteggiare in maniera così incalzante.

Durante i controlli mirati in spiaggia ho fermato diverse persone che mi hanno esposto le loro difficoltà personali e mi dicevano di come si sentivano più soli e isolati sia a livello familiare che di salute o di lavoro.

Dopo il primo impatto, è sempre emerso il forte bisogno di comunicare ed essere ascoltati da qualcuno per il disagio che stavano vivendo. In questo periodo sono calati i reati, ma emergono ancora di più situazioni di richiesta di ascolto.

Mi viene in mente in particolare un ragazzo che dopo avere capito che non avremmo provveduto a sanzionarlo, ci ha fatto vedere che la sua casa era una piccola barca dove viveva da mesi in solitudine per motivi familiari ed economici.

Aveva un grande così bisogno di parlare... Ha trovato in noi qualcuno che in quel momento lo poteva ascoltare.

L'incontro con due ragazzi molto giovani gravemente disabili che si aiutavano a vicenda mi ha particolarmente colpito.

Nell'avvicinarci la nostra convinzione era quella di trovarci di fronte a due "furbetti che prendevano il sole».

La sensazione che ho avuto vedendoli, è stata quella di aver interrotto la loro serena tranquillità. Una tranquillità che in tempi normali non avrebbero trovato, data la loro condizione.

Non sono servite altre parole. È bastato un semplice sguardo e un saluto col sorriso.

In un contesto ordinario i nostri occhi non sono abituati a notare queste situazioni perché offuscati dalla frenesia di tutto quello che ci circonda. 

Ora che tutto è fermo emergono più chiaramente i bisogni più veri e le esigenze di ogni persona e di ognuno di noi.

Grazie per l'ospitalità.  

Lorenzo Campana

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